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  • Topolino e l'Atlantide continente perduto
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"Il mio strumento non può ingannarmi! La palla di fuoco è ancora lontana, ma punta decisamente verso di noi! E quando cadrà nel mare, solleverà un'enorme ondata che sommergerà tutto!"
Hoppep

Topolino e l’Atlantide continente perduto è una storia di Giorgio Pezzin e Massimo De Vita, pubblicata in due parti per la prima volta sul numero 1638 di Topolino nell'aprile 1987. Fa parte della serie della Macchina del tempo.

Trama[]

Prima parte[]

Nella base antartica Zebra, sotto una violenta tempesta di neve, due scienziati trivellano il ghiaccio per arrivare allo strato roccioso ed estrarne la cosiddetta carota (un campione di forma cilindrica): servirà ad individuare la presenza di minerali preziosi. Ma quando aprono il campione, i due restano esterrefatti…

Qualche giorno dopo, a Topolinia, Zapotec convoca Topolino e Pippo al Museo di Storia e Archeologia e li accoglie con fare guardingo, poi parla loro di una scoperta sensazionale che va verificata e faticosamente, tra esitazioni e svenimenti, racconta che sotto tre chilometri e mezzo di ghiaccio in Antartide è stata trovata una moneta d'oro!

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La moneta porta l'effigie di un personaggio probabilmente importante (e molto somigliante a Pippo), ma l'esergo è composto in una lingua sconosciuta.  Il mistero è fitto perché lo strato più profondo del ghiaccio risale a diecimila anni fa. Zapotec però ha una sua teoria, basata su riscontri relativi alla presenza del carbone: l'Antartide era a quel tempo una zona temperata e si trovava in un punto terrestre diverso dal Polo. Poi la geografia terrestre mutò radicalmente a seguito dell'ultima glaciazione, che portò ad estinguersi molte specie animali. Resta comunque il mistero di quale civiltà abitasse il Polo Sud diecimila anni prima. Per indagare c'è un unico modo: la Macchina del tempo che Marlin ha già attivato.

Contperduto2

Topolino e Pippo partono e si ritrovano su un albero in una landa fertile, popolata di rettili preistorici; poco distante vedono una città sovrastata dall'imponente massa di una costruzione, dalla composita architettura a gradoni e cupole. In quel momento arriva un carretto trainato da un dinosauro, i cui occupanti vedono Pippo e lo riconoscono come Re Hoppep. Topolino ripensa alla somiglianza con Pippo del personaggio sulla moneta e si spiega l'atteggiamento dei nativi.

Contperduto3

Ma un'altra stranezza li attende: ci sono navi in mezzo ai prati, terminate o in costruzione. Gli operai addetti ancora riconoscono in Pippo il Re Hoppep e sempre giocando su questa somiglianza i due amici si fanno strada fino alla reggia, sul tetto della quale c'è un'altra nave.

Contperduto4

Alla fine i due sosia si incontrano; Hoppep dà loro un ironico benvenuto ad Atlantis, credendoli spie, ma poi si rassicura sulle loro intenzioni e prende in simpatia Pippo per la sua «faccia da tontolone». Però la situazione è grave, spiega il re ai nuovi venuti: secondo il profeta Utnapishtim, autore del Rotolo della Saggezza, Istha-Ra, stanco della malvagità degli uomini, invierà una sfera ardente che provocherà un diluvio, la sommersione delle terre e la nascita delle distese ghiacciate. Da qui la necessità delle navi per affrontare il diluvio. Ma i paesi vicini ad Atlantis, incuranti della profezia, pianificano guerre e non pensano alla salvezza e anche il primo ministro Umma sta tramando per sostituirsi al re. Topolino è scettico sulla previsione di una tale catastrofe, ma Hoppep li porta nel suo osservatorio, dotato di strumenti modernissimi, da dove ha visto l'asteroide Baal in rotta verso la terra.

Seconda parte[]

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Il momento è drammatico, anche perché i nemici del re potrebbero ostacolare il suo tentativo di salvare gli atlantidei con le navi; Hoppep tuttavia sa di avere il popolo alleato ed ha fiducia in un esito positivo. Poi si allontana, lasciando soli i due amici. Topolino è dubbioso e ritiene che l'unica via di salvezza sia distruggere l'asteroide. Mentre pensa al da farsi, sente un dialogo tra Umma e i suoi scagnozzi che pianificano il rapimento del re; Topolino e Pippo passano all'azione, ma non riescono a impedire che Hoppep sia catturato e rinchiuso in una stanza segreta. Nasce un subbuglio generale causato dalla scomparsa del sovrano e i due crononauti vengono di nuovo sospettati di essere spie. Riescono a mettersi al riparo, ma alzando gli occhi vedono una luce intensa nel cielo: Baal preannuncia il suo imminente arrivo.

Contperduto6

Topolino pensa allora di sfruttare un'altra volta la somiglianza di Pippo con il re: mentre Umma sta tenendo al popolo un discorso menzognero e accusa Hoppep di essere fuggito col tesoro del regno, Pippo appare con una barba finta a smentire Umma. Il popolo capisce l'inganno del ministro e questi si precipita a controllare la prigione di Hoppep: il re è ancora lì tra i suoi guardiani e Umma non comprende l'accaduto ma Topolino, che lo ha seguito, riesce ad avere la meglio sui malviventi e libera Hoppep.

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Il re torna dal suo popolo, ma ormai l'ora dell'impatto è giunta: l'asteroide cade nell'oceano, si levano colonne di fumo e un'onda gigantesca si abbatte su Atlantis, facendo crollare case e palazzi.

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Le barche costruite offrono però salvezza a Hoppep e ai suoi fedeli e quando la tempesta si placa le navi di Atlantis galleggiano su una infinita distesa d'acqua, da cui emergono solo poche rocce e cuspidi. Hoppep, guardando nel suo strumento, vede che le stelle sono cambiate e Topolino ha in questo la riprova della teoria di Zapotec: Atlantide si è spostata, è stata ricoperta dai ghiacci ed è divenuta l'Antartide. Intanto la nave è arrivata presso lo scoglio dove sorge l'albero che indica il punto di ritorno. Marlin aziona il pulsante del rientro e i due naufraghi tornano indenni a Topolinia.

Contperduto9

È il momento dei resoconti e i due scienziati restano stupefatti ma entusiasti della rivelazione; Pippo si chiede dove siano finiti i superstiti del cataclisma e Zapotec è convinto che si siano sparsi per il globo, fondando varie civiltà, l'Inca, la Maya, l'egizia… Non è un caso che narrazioni di uno spaventoso diluvio siano presenti in moltissime antiche mitologie. Sorge infine la questione se divulgare la notizia, ma ancora una volta si dovrebbe rivelare l'esistenza della Macchina del tempo, e questo comporterebbe troppi rischi di sfruttamento indebito. Meglio lasciare il segreto sotto i ghiacci dell'Antartide! Anche Pippo è d'accordo perché lì, col freddo che fa, si conserverà benissimo per i prossimi diecimila anni!

Analisi e riferimenti[]

La storia oscilla tra la razionalità didattica delle teorie geologiche[1] e la suggestiva invenzione della fine di Atlantide e delle catastrofi mitologiche provocate dai diluvi di cui molte civiltà hanno memoria nelle loro leggende: oltre al noto racconto biblico, abbiamo il mito di Deucalione e Pirra in Grecia, quello mesopotamico di Gilgamesh (richiamato nella storia dal nome Utnapishtim, re sumero[2]) e ancora leggende Maya, polinesiane, neozelandesi e numerose altre.[3]. Molti di questi diluvi sono punizioni di qualche divinità, ma nella storia Disney non è previsto parlare di esseri divini e quindi Istha-ra viene lasciato nell'indefinitezza del suo ruolo, anche se il Ra finale ci orienta verso il dio egizio. Inoltre, l'asteroide Baal potrebbe rimandare alle divinità con tale nome o, più probabilmente, al demone. [4]

Il mito di Atlantide è oggetto di varie storie Disney, a partire da Zio Paperone pesca lo Skirillione di Barks, Zio Paperone e il tesoro di Atlantide di Jerry Siegel e Romano Scarpa fino ad arrivare al recente Ciclo di Atlantide di Giorgio Cavazzano e Casty. C’è poi la graphic novel del 2001, adattata dall’omonimo film Disney’s Atlantis - The lost Empire, di Greg Ehrbar per i disegni di Claudio Sciarrone Questa antichissima e leggendaria terra, citata per la prima volta da Platone, ha attraversato la cultura europea e ancora si propone con fascino immutato. Meno note, ma non meno avvincenti, sono le leggende di un'altra misteriosa e perduta terra, Mu, leggende anch'esse presenti nella produzione fumettistica disneyana, come in Topolino e l'isola dei giganti ovvero: I superstiti del continente perduto, una delle Tops Stories, e Topolino e l'enigma di Mu. Il volume de La Storia Universale 6, L'Atlantide di Topolino e altre storie del luglio 2009, le raccoglie insieme con ricche pagine introduttive. Più volte nelle storie della Macchina del tempo si è posta la questione etica se rivelarne l'esistenza o meno e la conclusione è sempre la medesima: c’è il rischio che malintenzionati se ne approfittino o che una disattenzione possa causare interferenze gravissime e insanabili con il presente. I pochi, al di fuori di Topolino, Pippo, Zapotec e Marlin, che hanno viaggiato o anche solo saputo della macchina, in qualche modo ne hanno perso a memoria, come ad esempio Tip in Dick Pipp, Gambadilegno in Topolino e la battaglia di Lepanto e Topolino e l'intruso spazio-temporale o Minni in Topolino e il naso di Cleopatra. Una discussione in merito, anche se a posteriori, si trova in Zapotec & Marlin alla ricerca del tempo perduto

Principali pubblicazioni italiane[]

Note[]

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