Questo è un articolo dal contenuto originale Creato integralmente dalla comunità di PaperPedia.
|
[1][2]Qui, Quo e Qua de' Paperinis (in originale Huey, Dewey, Louie Duck) sono tre gemelli dell'universo dei paperi, figli di Della Duck e di un misterioso papero del quale non viene rivelato il nome.
Sono stati creati dagli autori Al Taliaferro e Ted Osborne, apparendo per la prima volta il 17 ottobre 1937, in una striscia a fumetti domenicale, ed esordendo per il cinema con il cortometraggio I nipoti di Paperino, uscito il 15 aprile 1938[3].
Parentele
Per approfondire, vedi la voce Albero genealogico. |
Qui, Quo, Qua riuniscono in loro le tre più importanti famiglie di Paperopoli.
Da parte di madre vantano una parentela con Paperino, loro zio, e Ortensia de' Paperoni, loro nonna. Paperon de' Paperoni è perciò il loro prozio materno. Il loro nonno materno Quackmore Duck, il figlio di Nonna Papera, che perciò è la loro bisnonna materna.
Quindi i gemellini sono contemporaneamente imparentati con i De' Paperoni, i Coot, grazie a Nonna Papera che è una discendente del mitico fondatore di Paperopoli e, ovviamente con i Duck.
La parentela da parte di padre rimane completamente sconosciuta.
Biografia
Nati il 17 ottobre 1937 (che è esattamente la data di pubblicazione della prima striscia)[4], tra il 1946 e il 1947 i gemellini si trasferirono dallo zio Paperino, fratello della madre Della. Nella lettera d'accompagnamento la madre spiegava che i suoi pestiferi figli avevano messo un petardo sotto la sedia del padre, che era stato ricoverato in ospedale, perciò chiedeva al fratello di occuparsi dei paperotti durante la convalescenza del marito. Tuttavia i tre paperi non tornarono più dai loro genitori e da allora hanno sempre vissuto con Paperino.
Origini dei personaggi
Quando Floyd Gottfredson introdusse Tip e Tap il suo inchiostratore era proprio Taliaferro, che quando si consolidò come autore, decise di importare questa novità anche all'interno del mondo dei paperi, la cui linea narrativa si era ormai staccata da quello dei topi.
Al Taliaferro prese anche spunto dal famoso fumetto Happy Hooligan[5] per la caratterizzazione dei suoi nuovi personaggi[6]. L'animo del pestifero monello, venne trasportato sulle pagine del fumetto Disney e infuso in Qui, Quo, Qua, che fecero il loro debutto sulla tavola domenicale del 17 ottobre 1937.
Disegnare ben tre personaggi non solo costava lavoro, ma praticamente occupava per intero la scena. Per questo motivo i gemelli comparvero saltuariamente nelle strisce di Taliaferro e quasi mai tutti e tre assieme.
Il loro cortometraggio d'esordio fu I nipotini di Paperino distribuito il 15 aprile 1938, in cui i tre fratelli fecero un debutto ancora più esplosivo. Irruppero sulla scena, e nella vita di Paperino, a bordo di temibili tricicli, con in mano una mazza da polo, scaraventando il loro povero zio contro il muro. In questo filmato vennero anche ufficializzati i nomi di battesimo dei tre fratellini, con cui sono noti ancora oggi.
La definitiva consacrazione dei personaggi avvenne solo con Carl Barks, che li "adottò" nella storia Paperino e l'oro del pirata del 9 agosto 1942. .
Nei primi anni della produzione dell'autore dell'Oregon, le avventure dei tre gemelli vanno a scontrarsi con il pessimo carattere dello zio Paperino, che certo non è un buon esempio per la loro educazione. Non mancano le prime avventure per i paperi, ma queste sono sempre caratterizzate da un clima di conflittualità tra nipoti e zio. La svolta arriva nel 1947, con la creazione del personaggio di Paperon de' Paperoni, che diventa il motore delle storie barksiane. I gemelli si impongono come personaggi vivaci ed intelligenti, risolutori di situazioni complicate ed enigmi, diventando ben presto più saggi dei loro stessi zii e preziosi alleati nelle avventure dello zio Paperone.
Espressione di questo nuovo carattere dei gemelli, è la creazione, nel 1951, delle Giovani Marmotte e, attraverso le virtù promosse dal gruppo, come la conservazione della conoscenza e della natura, completano la loro "maturazione caratteriale". Così i nipotini diventano più seri, rispettosi e disciplinati. Il manuale delle Giovani Marmotte diventerà poi un fidato compagno di viaggio e strumento risolutore nelle varie avventure dei personaggi.
In Italia alla linea narrativa barksiana si adegua soprattutto Romano Scarpa, che con storie come Paperino e i gamberi in salmì o Paperino e l'uomo di Ula Ula presenta dei paperini intelligenti e vispi, ma soprattutto abili investigatori. È, invece, soprattutto Guido Martina quello che utilizza dei nipotini discoli e dispettosi che necessitano di un'educazione oppure all'opposto li propone maturi e diligenti, con addirittura un'azione moralizzatrice sui loro pessimi zii.
Aspetto
L'aspetto fisico dei tre fratelli non permette di distinguerli facilmente l'uno dall'altro.
Hanno tutti e tre il piumaggio bianco con una piccola coda, il becco è simile a quello dello zio. Hanno le mani simili a quelle umane, solo che invece di 5 dita ne hanno 4. Si spostano tramite andatura bipede. Le loro gambe sono sottili di colore arancione. Ciascun piede ha 3 dita e ha lo stesso colore del becco e delle gambe. Le piante dei loro piedi risultano lisce e piatte. Essi sono una versione infantile di Paperino e indossano sempre delle magliette, solitamente di colore nero, e dei cappelli con la visiera. Il colore dei berretti è stato ufficializzato attraverso la serie televisiva DuckTales ed è: rosso per Qui, blu/azzurro per Quo e verde per Qua[7]. Nonostante questa precisazione, capita spesso che vi siano degli errori durante la fase di colorazione cosicché sia ancora più facile confondere i tre fratelli tra loro.
Carattere
Dopo il carattere scalmanato che li aveva contraddistinti nelle prime apparizioni, dove sono dei terribili monelli, che si divertono continuamente a fare scherzi allo zio e hanno uno scarsissimo rendimento scolastico, i gemelli subiscono un vero e proprio mutamento caratteriale, voluto da Barks e poi proseguito dagli altri autori.
Storia dopo storia i gemelli, forse a causa dell'indole pasticciona e svogliata del loro tutore e degli insegnamenti del corpo scautistico delle Giovani Marmotte, perdono la loro ingenuità infantile e diventeranno sempre più maturi e saggi, fornendo un aiuto più che valido nelle avventure del loro zio Paperon de' Paperoni. Oltre però alla saggezza e al senno che acquisiscono assumono anche un'estrema pignoleria e moralismo un po' eccessivi, e mentre secondo alcuni autori hanno anche ottimi voti, secondo altri rimangono un po' svogliati nello studio. Nonostante il mutamento caratteriale che hanno avuto, in alcune storie mantengono comunque la loro natura pestifera. Hanno una passione maniacale per i videogames e spesso lo zio Paperino si lamenta di questa loro passione oppure si vanta di essere particolarmente abile nei giochi che essi praticano e affermando di riuscirvi meglio con comici risultati. Nelle vecchie storie di Carl Barks i nipotini sono molto legati al nevrotico Paperino, lo seguono sempre e lo aiutano, pur litigando ferocemente con lui e dimostrandosi piuttosto maliziosi, mentre ad opera di molti autori italiani moderni il loro rapporto con lo zio è stato addolcito pur mantenndo un'aura dell'antica rivalità che li caratterizzava nelle storie Barksiniane. Secondo l'autore Guido Martina i nipotini sono in contrasto netto con il loro zio con cui non stringono mai legami di complicità e rimproverandolo spesso di mancanza di acume e controllo, infatti sono rappresentati come saggissimi nelle opere del Professore. Con lo zio Paperone secondo la maggior parte degli autori hanno ottimi rapporti pur mantenendosi critici sull'eccessiva avarizia del vecchio papero multimiliardario.
Differenze dei fratelli secondo alcuni autori
I tre paperini hanno un carattere pressoché identico, che non è mai stato differenziato in maniera ufficiale da nessun autore. Hanno l'abitudine di parlare in coro, terminando le frasi a vicenda e di condividere ogni loro passione. Anche il loro aspetto non permette di distinguerli facilmente l'uno dall'altro.
Tuttavia in alcune storie dove sono i soli protagonisti, vengono mostrati dei lati specifici della personalità di ognuno, diversa da quella degli altri fratelli. Secondo Pat Block, Qui è il più coraggioso del gruppo, Qua il più impulsivo, mentre Quo è spesso protagonista, è il più intelligente e il primo a prendersi una cotta.[8]. Secondo un'altra versione Qui è coraggioso e sportivo, Quo scaltro e appassionato di videogiochi, mentre Qua è impulsivo e collezionista.[9].
Di tutte queste verisoni fumettistiche l'unica che sembra aver ottenuto un certo consolidamento tra i vari autori è l'atteggiamento romantico di Quo, che in numerose avventure si innamora di una sua coetanea, come per esempio avviene nelle storie Qui, Quo, Qua e il tempo delle mele e Beato tra le papere.
In televisione invece, nella serie DuckTales i tre fratelli sono sempre caratterialmente simili, ma si può notare una sottile differenziazione che rimane costante nel corso delle puntate, soprattutto nella prima stagione (in cui anche delle voci diverse fra loro): Qui fa le veci del leader ed è particolarmente agile e coraggioso; Quo è il più intuitivo e perspicace, abile nel fare piani e trovare indizi; Qua è il più rilassato e creativo, e spesso è lui a smorzare la tensione e sdrammatizzare. Anche nella serie Quack Pack sono un po' diversi caratterialmente e a differenza di quasi tutte le altre opere in cui appaiono sono spesso in contrasto tra di loro.
Alterego
Nella storia Paperinik contro i 3Q pubblicata su Paperinik #41 Qui, Quo e Qua grazie all'aiuto di Newton Pitagorico assumono l'identità dei 3Q, giovani supereroi di Paperopoli. Inizialmente riscossero molto successo fra i paperopolesi, ma Paperino, scoperto il loro segreto, nei panni di Paperinik fece di tutto per fargli capire che la vita di un supereroe è piena di pericoli e comporta dei sacrifici. Alla fine della storia i tre fratelli abbandonarono la loro doppia vita.
Su Paperinik #123 del dicembre 2003 è stata pubblicata la storia Paperinik e la new generation nella quale Paperino per sfuggire alle ire di zio Paperone s'infila nella macchina del tempo che Archimede stava costruendo, che purtroppo non era stata ancora testata. Perciò Paperino si trova bloccato nel futuro.
La Paperopoli del futuro è vigilata da Qui, Quo e Qua, che scoperto il rifugio segreto sono diventati la PK Squad (col nome di Pk1, Pk2 e Pk3), i nuovi paladini della città.
Un'altra identità segreta dei tre paperini è la T-Squad apparsa nel cartone Quack Pack.
Il quarto nipotino
In alcune storie, come Le GM e i microcanotti di Tony Strobl, compare un quarto nipotino di Paperino. L'editore Bob Foster ha chiamato questo "quarto nipotino" Phooey Duck, tradotto in Italia Que. In realtà l'idea di un quarto gemello che compare solo saltuariamente non è molto convincente. Certamente è possibile che si tratti di una svista dei disegnatori; ma nulla vieta di pensare che si tratti di un altro papero di età infantile, non imparentato con Qui, Quo e Qua, ma indistinguibile nell'aspetto.
Un quarto nipotino di nome Que viene a turno impersonato da Qui, Quo e Qua nella storia Paperino e il quarto nipotino.
Serie a fumetti
Qui, Quo, Qua sono stati protagonisti di alcune saghe recentemente pubblicate su Topolino.
Q-blog
Per approfondire, vedi la voce Q-Blog. |
I tre fratelli hanno un blog online in cui raccontano assieme ai loro amici, alcune loro avventure. Nelle storie vi sono numerosi riferimenti alle nuove teconologie e alla vita adolescenziale.
Q-Galaxy
Per approfondire, vedi la voce Q-Galaxy. |
È una serie scritta da Stefano Ambrosio in cui i nipotini e i loro amici ricoprono il ruolo di paladini della galassia e devono difendere lo spazio dall'inquinamento e dalle minacce aliene.
Apparizioni in TV
Ducktales
Qui Quo Qua vengono affidati a loro Zio Paperone, un serio uomo d'affari ma che in più occasioni dimostrerà di volere molto bene alla sua famiglia. In questa serie i nipotini saranno molto iperattivi e vivaci, acuti e intelligenti pronti subito ad aiutare lo Zione in caso di necessità e a seguirlo nelle sue avventure in giro per il mondo.
Quack Pack
Sono i protagonisti della serie insieme a Paperino e Paperina e grazie al loro lavoro vivranno numerose avventure. Sono rappresentati dai loro classici colori ma con un look differente. Infatti in questa serie sono dei giovani adolescenti e in alcune puntate assumeranno l'alter ego della T-Squad.
House of Mouse
In questa serie Qui Quo Qua sono rappresentati come adolescenti e suonano in una Band nota con molti nomi (tra cui "The Quackstreet Boys", "Quack Sabbath", "Quackwerk" o "The Splashing Pumpkins") nel locale gestito da Topolino e amici.
Apparizioni nei Lungometraggi
Topolino e la Magia del Natale
Qui Quo Qua apprezzano a tal punto la giornata di Natale da andare a letto ed esprimere il desiderio che sia tutti i giorni Natale. Per magia il loro sogno viene esaudito, ma via via che passano le giornate iniziano a stancarsi e decidono di iniziare a movimentarle facendo qualche scherzetto ai loro parenti. Vedendo la delusione degli zii iniziano a sentirsi in colpa e il giorno successivo realizzano un Natale speciale per tutti facendo così concludere la magia che aveva bloccato il tempo.
Topolino strepitoso Natale
Qui Quo Qua penetrano nel laboratorio di Babbo Natale per cercare di inserire i loro nomi nella lista dei regali provocando un sacco di disastri all'interno del laboratorio a cui però cercheranno di porre rimedio.
Note
- ↑ [1] Topolino 109 - 25 febbraio 1955
- ↑ [2] Topolino Story #6 pag 185, Approfondimento su Qui, Quo, Qua
- ↑ [3] I nipotini di Paperino (1938) - Wikipedia.it
- ↑ Speculazione logica: molto spesso il giorno dell'esordio viene considerato data di nascita di un personaggio (come accade per Paperino). In questo caso anche l'anno sembrerebbe accettabile, in quanto i tre gemelli hanno 10 anni nel 1947, quando incontrano per la prima volta lo zio Paperon de' Paperoni.
- ↑ [4] Happy Hooligan - Wikipedia.it
- ↑ [5] Topolino Story #6 pag 186, Approfondimento su Qui, Quo, Qua
- ↑ [6] Colori cappelli Qui, Quo, Qua - Papersera.net
- ↑ [7] Qui, Quo, Qua - Wikipedia.it
- ↑ [8] Topolino Story #6 pag 190, Approfondimento su Qui, Quo, Qua