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Paperon de' Paperoni | |
Paperon de' Paperoni (in originale Scrooge McDuck) è il papero più ricco del mondo. Scozzese, nato da famiglia umile ma un tempo tra i più ricchi di Scozia, Paperone ha costruito un'enorme fortuna in più di settant'anni, e ancora è in aumento. Attualmente risiede a Paperopoli, alternando la sua abitazione tra una grande villa e un deposito-ufficio contenente tre ettari cubici di dollari. Il suo immenso patrimonio ammonta, senza contare i soldi depositati in banca e guadagnati dalle imprese, a cinque multiplusilioni, nove impossibilioni, sette fantasticatrilioni di dollari e dodici cent. È lo zio di Paperino e Della Duck, e quindi prozio di Qui, Quo, Qua; fratello di Ortensia e di Matilda. È figlio di Piumina O'Drake e Fergus de' Paperoni. Una vecchia genealogia lo vedeva come fratello di Nonna Papera, ma questo è un errore.
Paperone nacque a Glasgow, in Scozia, nel 1867, da una famiglia di minatori. Il giorno del suo decimo compleanno, il padre regalò al giovane papero un kit da lustra-scarpe. Paperone partì al lavoro e pulì subito un paio di scarpe. Il paperino cadde stremato per il lavoro e l'uomo lo pagò con 10 cent americani, che in Scozia non valevano niente, che poi sarebbe stata la numero 1. Paperone capì subito che il mondo del lavoro era difficile e da quel momento si impegnò al massimo. | |
Floyd Gottfredson | |
Arthur Floyd Gottfredson (Kaysville, 5 maggio 1906 - 22 luglio 1986) è stato uno dei fumettisti Disney più apprezzato negli USA e all'estero. È considerato l'autore che ha dato vita al personaggio di Topolino, prima di lui il topo era un "piccolo discolo" ed eroe per caso, forse per amore verso Minni. Fu proprio lui che fece diventare Topolinia, la città dei topi, da piccolo paese di campagna a grande metropoli urbana. Floyd Gottfredson nacque in una stazione ferroviaria di Kaysville, Utah nel 1906. Sin da giovane seguì dei corsi da disegnatore e vinse diversi premi. Neanche diciottenne, perse la sensibilità della mano destra mentre andava a caccia con un suo cugino un colpo di fucile, infatti, lo colpì alla mano. Nonostante i numerosi interventi chirurgici non riuscì mai più a riacquistare una completa funzionalità della mano (leggi il seguito...) |
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