- Parco di Paperopoli
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- "Indescrivibile, insuperabile... e indiscutibile. Merita!"
- ―Paperino si esprime sul chiosco del Parco
Il Parco pubblico di Paperopoli è la principale area verde della città, in cui i paperi, specialmente Paperino, Brigitta e Zio Paperone, amano concedersi brevi momenti di svago e riposo.
Localizzazione
Il parco è localizzato sulla riva settentrionale del fiume Tulebug, in prossimità della Collina Ammazzamotori. Nelle sue vicinanze si trova anche la scuola pubblica frequentata da Qui, Quo, Qua[1].
Strutture
Il parco è ricco di aiuole in fiore e panchine per riposare, ma possiede anche numerose strutture per praticare diverse attività sportive. All'interno del giardino pubblico, ogni anno, viene ospitata la maratona paperopolese.
All'interno del parco vi sono anche una piccola edicola e un chiosco di panini situato sotto l'albero del sicomoro, che a detta dello stesso Paperino, realizza i migliori hot-dog della città.
All'angolo nord-occidentale del parco è localizzata una statua dedicata a Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli. Si tratta di una versione in scala ridotta (e più antica) del gigantesco monumento fatto realizzare da Paperon de' Paperoni per vincere la sua personale sfida con il Maragià del Verdestan[2], che si trova nella piazza del Municipio e ospita al suo interno la Biblioteca di Studi Storici[3].
All'interno del Parco si erge anche un totem indiano originale dono di Paperone alla collettività, che però non è stato apprezzato da tutti i paperopolesi[4].
Storia
Una raffigurazione embrionale del Parco si ha già nel 1937, all'inizio della storia di Federico Pedrocchi Paolino Paperino e il mistero di Marte (Paperino, avendo smarrito le chiavi di casa, è costretto a passare la notte su una panchina dei giardini pubblici). Tuttavia, all'epoca la definizione della stessa Paperopoli era ancora di là da venire, e il creatore del Parco come oggi si può intendere, va considerato certamente Carl Barks, che definì per primo la città abitata da Paperino e dai suoi amici e parenti.
Nella Saga di Pikappa il parco pubblico diviene il luogo di raduno di alcune bande di teppisti. Per questo motivo è sconsigliato ai paperopolesi frequentare il giardino dopo il tramonto, sebbene Paperinik sia sempre in allerta e pronto ad intervenire.
Note