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"Sciocchezze! Quando sarò TUA ZIA, ci penserò io a farti riavere l'eredità!"
Brigitta mentre prende accordi con Paperino

Paperino e la sposa promessa è una storia scritta da Abramo Barosso e Giampaolo Barosso e disegnata da Romano Scarpa, con inchiostri di Giorgio Cavazzano. È uscita per la prima volta sul numero 720 di Topolino del 14 settembre 1969.

Trama[]

Zio Paperone si vede consegnare un enorme cesto di frutta in regalo, che nasconde un misterioso donatore. Purtroppo per il multimiliardario, si tratta di Brigitta, che cerca così di reclamare attenzioni e spiega che di lì a poco sarà il suo compleanno: come regalo, si aspetta un anello di fidanzamento... Paperone si infuria e caccia violentemente la sua spasimante dal deposito, tirandole dietro la frutta.

Brigitta non si perde d'animo e sfrutta l'occasione che le viene prestata dalla sua amica Pussy, una hippy intellettuale, che al momento si sta occupando di provini per la realizzazione di un film. La papera si presenta personalmente per la parte principale, e riesce in forma anonima a sollecitare la vanità di Paperone, in modo che a sua volta chieda di fare un provino per il ruolo del protagonista maschile.

Una volta sul set, Paperone vede che deve recitare una scena con una dichiarazione d'amore proprio a Brigitta, ed è tentato di abbandonare, ma resiste convincendosi che si tratta solo di finzione scenica. Il fatto è che nel copione la papera ha inserito una precisa richiesta di fidanzamento, che dunque Paperone è costretto a pronunciare davanti a numerosi testimoni. Una volta detta la frase, Brigitta è velocissima a strappare quella parte dal copione, in modo che tutto faccia pensare che Paperone le abbia chiesto di fidanzarsi realmente, al di là delle esigenze sceniche.

Non c'è modo di provare che Paperone abbia letto la scena del fidanzamento sul copione, quindi la sua dichiarazione vale, secondo la legge di Paperopoli, come una promessa ufficiale, che non è agevole ritrattare. Brigitta cerca di calmare il suo amato invitandolo a pranzo e mettendo in risalto le sue presunte doti di economia: gli serve uno squisito arrosto che afferma di aver fatto con avanzi di pane, e poi gli regala una palandrana nuova che sostiene di aver cucito lei stessa riadattando vecchie coperte (mentre in realtà ha comprato sia la pietanza che l'indumento in esercizi commerciali di lusso senza badare a spese). Tutto inutile: Paperone, benché legato dalla promessa, non vuol saperne di sposarla e torna a casa infuriato, al che lei annuncia di ricorrere alla giustizia.

Di lì a poco il multimiliardario riceve la visita di Paperino, il quale suggerisce scherzosamente che lo zio potrebbe adottare, per la discussione della causa in tribunale, una controfigura come gli attori cinematografici. Dopo una sfuriata Paperone si convince che l'idea non è malvagia: dovrebbe essere Paperino stesso a comparire dal giudice, travestito come lo zio di cui è praticamente il sosia, e affermare che era stato sempre lui travestito a presentarsi sul set e a chiedere Brigitta in sposa. Secondo Paperone, il piano è inattaccabile e Brigitta, non avendo nessun interesse a sposare Paperino, si dovrà rassegnare; trovandosi il cannone dello zio puntato contro, il nipote finisce per accettare.

Il giorno dopo, dal Giudice Gufo compaiono Brigitta e Paperino travestito da Paperone. Il secondo rivela la sua identità e sostiene di essere stato lui a pronunciare la promessa di fidanzamento, ma imprevedibilmente Brigitta dichiara di accettare di sposarlo. A questo punto è Paperino a doversi sottrarre all'impiccio, dato che venir meno alla promessa gli costerebbe un anno di galera o la multa di un milione di dollari; chiede aiuto a Paperone, che però dal suo canto se ne lava le mani, rifiutandosi di sborsare il milione e anzi, vedendo il possibile matrimonio fra lui e Brigitta come una liberazione dalla fastidiosa papera.

Naturalmente, però, Brigitta non vuole realmente convolare a nozze con Paperino, bensì farne un suo alleato per incastrare Paperone. Il suo piano, che spiega dettagliatamente a Paperino, è il seguente: la settimana seguente si recheranno entrambi alle Hawaii, dove è atteso anche Paperone per trattare l'acquisto di una piantagione di ananassi; nello stato oceanico nessuno sa della richiesta di fidanzamento già pronunciata e vincolante, e lì può essere Paperino, travestito da Paperone, a chiederle di sposarla davanti a dei testimoni, in modo che sia quest'ultima richiesta a intrappolare il multimiliardario.

Tuttavia, una volta alle Hawaii, le cose non procedono come vorrebbe Brigitta. Infatti a Paperone viene comunicato che la visita alla piantagione subirà un ritardo e che lui deve aspettare al bar dell'albergo; Brigitta, vedendolo e credendolo Paperino travestito, lo trascina con sé e lo porta in un altro albergo dove ha previsto che avrà luogo la richiesta di fidanzamento; Paperone, che a sua volta ha un piano, lo lascia fare.

Nel frattempo Paperino travestito è stato scambiato per Paperone dagli emissari incaricati di trattare la vendita della piantagione e, non potendo svelare la sua identità, è costretto a seguirli e a stipulare il contratto. I venditori scambiano l'incertezza di Paperino per una mossa affaristica, e finiscono per accettare un prezzo molto basso; Paperino deve poi precipitarsi al luogo stabilito con Brigitta, per scoprire che lì Paperone ha già pronunciato la richiesta di fidanzamento alla papera.

A quel punto, spiega Paperone, è Brigitta stessa ad aver violato la legge paperopolese, in quanto accettando la sua proposta è venuta meno all'impegno preso con Paperino a Paperopoli e ribadito dal Giudice Gufo, quindi non può più accampare nessuna pretesa. Zio e nipote si allontanano lasciando la papera furente e impotente, e tornano al bar dell'albergo in cui alloggiano, dove festeggiano la ritrovata libertà per entrambi ordinando due gazzose; un ubriacone cliente fisso, vedendo due paperi perfettamente uguali - Paperino non ha avuto ancora tempo di dismettere il travestimento che lo rende indistinguibile dallo zio - crede di vederci doppio e decide finalmente di smettere di bere.

Analisi[]

La storia, sceneggiata dai fratelli Barosso per i disegni di Scarpa, ricorda molto le migliori creazioni del maestro veneziano nell'utilizzo delle caratterizzazioni dei personaggi - Brigitta è ancora raffigurata, almeno in parte, come scaltra calcolatrice e non solo come sincera innamorata - con un raffinato gioco di alleanze, sotterfugi e scambi di persona che coinvolge i tre protagonisti, cambi di scena (dal set cinematografico all'ambientazione lussuosa ed esotica delle Hawaii), azzeccati personaggi minori, dall'amica hippy all'anonimo ubriacone, e gustose trovate comiche. Interessante, e decisamente originale soprattutto per la scuola italiana, il finale che celebra una perfetta intesa fra Paperino e Paperone.

Pubblicazioni[]

Paperino e la sposa promessa è stata edita nove volte in Italia:

Inoltre è stata tradotta e pubblicata in Brasile, Cile, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Olanda e Portogallo.

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