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  • Paperino e la sposa persiana
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"E come se non bastasse, quel tizio ha l'aria pericolosa! Ricordate: la curiosità ha le gambe corte!"
Paperino, avvertendo Qui, Quo, Qua


"Nossignore! Tu non sbufferai proprio nessuno!"
Paperino rivolgendosi allo scienziato pazzo

Paperino e la sposa persiana (In Ancient Persia, in originale) è una storia a fumetti scritta e disegnata da Carl Barks, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel maggio del 1950 sulla rivista One Shots numero 275.
In Italia compare per la prima volta su Topolino numero 18 dell'agosto del 1950.

In questa storia Barks va il più vicino alla rappresentazione chiara della morte nel fumetto Disney come mai era stato fatto prima. Per questo motivo, Paperino e la sposa persiana può essere definita una delle storie più macabre dell'autore[1].

Una delle migliori storie scritte da Barks, a intervalli (nel gennaio 2022, poi dal marzo al novembre 2023) è stata in 10° posizione della classifica delle migliori storie Disney sul sito dell'INDUCKS.

Sinossi[]

Paperino e i nipotini vengono rapiti da un misterioso scienziato straniero che li porterà con sé in mezzo al deserto, in una zona non meglio definita dell'Iran. Qui, lo scienziato, farà tornare in vita alcuni abitanti di una città persiana morti più di 5000 anni prima.

Trama[]

Mad-scientist-ancient-persia

La prima apparizione del misterioso scienziato nella storia

Paperino e i nipoti vengono rapiti da un folle scienziato e portati nel deserto della Persia a condurre uno scavo. Lì trovano le rovine dell'antica città Itsa Faka (Dall'inglese "It's a fake", ovvero "È un falso"). Qui lo scienziato fa tornare in vita grazie ad una sua invenzione degli antichi regnanti persiani: Il re Nevvawaza (Da "Never was-a", ovvero "Non è mai esistito"; nella prima edizione italiana Borombo 78°) e sua figlia Needa Bara Soapa (Da "Need a bar of soap", cioè "Ho bisogno di una saponetta"; nella prima versione italiana Cicci Pucci Paffi).

La figlia del re purtroppo era stata promessa in sposa ad un certo principe Cad Alì Cad, che il giorno del matrimonio si diede alla fuga. A causa della somiglianza col principe, Paperino viene scambiato per Alì Cad e costretto al matrimonio. Nel frattempo i nipotini cercano le polveri del principe per effettuare un nuovo esperimento che possa farlo tornare in vita. Una volta tornato in vita, il vero promesso sposo viene portato dal re ed il matrimonio fermato, ma Alì Cad riesce a scappare e Paperino lo insegue, scontrandosi con lui.

Itsa-faka

Il palazzo di Itsa-Faka, disegnato con la tecnica del chiaroscuro

Inevitabilmente non si riesce a capire quale dei due sia il principe e vengono rinchiusi allora in una cella, in attesa che uno dei due venga sorteggiato per le nozze. Nella notte, i nipotini aprono la porta e fanno fuggire quello che credono lo zio, ma che in realtà è il principe. Una volta scoperto l'inganno, i Paperi tornano indietro.

Intanto durante la loro fuga lo scienziato ha trovato il siero per far disidratare, utilizzato da questi antichi popoli per poter poi tornare a vivere e minaccia di usarlo sui presenti per poi impadronirsi del mondo. Subito Paperino gli rompe con il suo elmo l'ampolla e i vapori si disperdono, polverizzando gli astanti, escluso Paperino che si butta nella piscina e aspetta che l'aria torni pulita per uscire. Una volta all'aperto ritrova i nipoti e li costringe a trovargli una cena decente.

Analisi[]

Paperino e la sposa persiana comincia con il terrificante scienziato senza nome che passa vicino a casa di Paperino per tornare alla sua casa misteriosa, in cima ad una collina dei dintorni. Lì i nipotini lo seguono per spiarlo, spinti dalla curiosità, ed osservano che l'uomo misterioso studia tavolette cuneiforme e prepara strani intrugli chimici.

Lo scienziato ha un misto di qualità, a volte sinistro e macabro, altre amichevole e sensibile riguardo alla storia delle antiche città (anche se rimane pericolosamente pazzo). I paperi sono presto trasportati in una misteriosa città sotto la sabbia del deserto. Barks rende alla perfezione i disegni e costumi babilonesi, che lui stesso (non avendo mai viaggiato) copia dalle numerose riviste del National Geographic[2]. La città di Itsa Faka è uno spettacolare palazzo reale, ricco di statue, corridoi e affreschi. Tra l'ambiente antico, la presenza della vasca da bagno nella sala centrale o la polvere magica che trasforma le persone in sabbia, Barks crea uno sfondo davvero magico alla narrativa della storia.

Polverizzazione-ancient-persia

La corte di Itsa-Faka viene polverizzata

Barks maneggia la narrativa con il suo solito tocco: il principe Cad rimane un impostore fino alla fine, lo scienziato pazzo, a causa del suo essere assetato potere, viene tramutato in polvere assieme al resto della corte e Paperino si nasconde furbamente dentro la vasca da bagno.
Questa rappresentazione della morte, è una delle più spinte a cui l'autore sia mai arrivato a rappresentare[1]. La scena della polverizzazione della corte babilonese può essere addirittura definita macabra, considerato il fatto che erano storie rivolte principalmente a bambini.

Il pannello finale è una variante del finale preferito di Barks, Paperino che insegue Qui, Quo e Qua con un bastone, di cui vediamo solo le silhouette.

Pubblicazioni[]

La storia è stata pubblicata in diverse parti del mondo. In Italia è stata stampata su:

Curiosità[]

  • La quinta tavola a pagina 57 è la veduta aerea di Gibilterra, Barks l'ha disegnata copiando una foto scattata da un giornalista della Associated Press[2].

Galleria[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 Carl Barks Library n. 9 - Commento sulla storia di Bill Mason
  2. 2,0 2,1 La grande dinastia dei paperi n. 1 - Introduzione della storia a pag. 52
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Paperino sciatore

Paperino sciatore

maggio 1950 Paperino e la margherita

Paperino e la margherita-2

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