- Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante
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- "Povero vecchio! Sono riuscito a fargli accettare di mettersi a riposo senza che si sentisse umiliato! Ora avrà finalmente pace..."
- ―Paperon de' Paperoni riflettendo tra sé e sé
Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante è una storia scritta e disegnata dall'autore veneziano Romano Scarpa che si rifà alla leggenda dell'Olandese Volante, il vascello fantasma destinato a solcare in eterno i mari senza alcuna meta precisa e a cui il destino impedisce di tornare a casa.
La storia è uscita in due episodi sui numeri di Topolino 174-175 usciti il 10 e il 25 novembre 1957. In questa storia Scarpa introduce il personaggi di Pap McPaper, un antichissimo parente di Paperon de' Paperoni.
Trama[]
I episodio[]
Il miliardario Paperon de' Paperoni per curare la sua depressione si decide a comprarsi un animale domestico che rallegri la sue giornate, così acquista uno strano uccellino chiamato Kaibì che ha il rarissimo pregio di mangiare solo mezza sardina la settimana.
Purtroppo le sardine sembrano essere introvabili ai mercati di Paperopoli, ma il miliardario è disposto a tutto pur di saziare il suo animaletto e arriva persino a comprare la più grande industria di pesce inscatolato del paese. Si reca così alla sua nuova proprietà assieme a Paperino e i nipotini, ma qua lo attende una nuova terribile notizia: sono giorni che le flotte rientrano in porto con le reti vuote.
Paperone sprofonda nel dolore, ma i nipoti gli suggeriscono di mettersi lui stesso alla ricerca delle sardine per salvare la sua nuova fabbrica e il piccolo Kaibì. Così a bordo di un peschereccio la famiglia si dirige in mare aperto e dopo alcuni giorni di navigazione avvistano un gigantesco banco di sardine, che, come se fossero inseguite da qualcosa, nuotano all'impazzata. Effettivamente dietro di loro c'è un vascello seicentesco che le incalza: lo Scozzese Volante.
II episodio[]
Passato il banco e alimentato l'uccellino, Paperone, avendo la barca carica di pesce vorrebbe tornare in porto il prima possibile. Purtroppo però la costa dista una settimana di navigazione e così i nipotini decidono di rigettare le sardine in mare, prima che inizino ad andare in putrefazione.
Dovendo fare rifornimento i paperi attraccano a Tegucigalpa, capitale dell'Honduras. Qui, siccome il Kaibì è di nuovo affamato cercano una sardina, ma tutti gli ridono in faccia dicendogli che è il 3 maggio. I paperi non ne capiscono il motivo finché una strana pioggia comincia a cadere dal cielo: sono sardine e la gente del posto ne fa incetta. Paperone vuole vederci chiaro in questo fenomeno e con un pallone aerostatico buca le nubi, dove lontano da occhi indiscreti si cela lo Scozzese Volante. Il capitano della nave, un certo Pap McPaper, cerca di scacciare questi fastidiosi visitatori finché non riconosce in Paperone un suo lontanissimo discendente. Il capitano racconta la sua triste storia. Aveva depredato le terre dell'Honduras per ben trenta lunghi anni, ma poi aveva compreso il male che aveva compiuto rubando a quella povera gente che viveva nella povertà e così si era ripromesso di donare del cibo, le sardine, ogni anno per trecento anni. Ora mancano otto anni alla scadenza del suo giuramento, ma ogni anno, il vecchio pirata, fa sempre più fatica a mantenerlo. In quel momento Paperone propone al vecchio antenato un patto. Lui avrebbe contribuito a far piovere sardine per i prossimi otto anni, a patto che Pap McPaper smettesse di solcare il mare col suo galeone spaventando così i pesci e rovinando la sua nuova industria di inscatolati.
Quella che sembra tutta una mossa finanziaria volta al maggior profitto è in realtà un sotterfugio per donare a McPaper un meritato riposo senza umiliarlo. Paperone e nipotame ritornano a terra più sereni.
Curiosità[]
- La pioggia di sardine non è una semplice fantasia di Romano Scarpa, ma un vero e proprio fenomeno naturale documentato dallo studioso Francesco Spreacifico che ogni anno si ripete nella cittadina di Yoro localizzata a 75 km da Tegucigalpa. Il fenomeno, che avviene a cavallo tra maggio e giugno, potrebbe essere causato da trombe d'aria marine che aspirano i pesci in mezzo al mare per poi farli precipitare a terra. Come nella storia, per festeggiare l'avvenimento gli abitanti celebrano il Festival del diluvio dei pesci.[1] Scarpa apprese di questo strano fenomeno, ma pensò si trattasse di una leggenda popolare, infatti solo alcuni decenni dopo la pubblicazione della storia, il fenomeno fu accertato come verità scientifica.
- La storia prende ovviamente spunto dalla leggenda dell'Olandese Volante, il vascello fantasma che solca i mari in eterno senza una meta precisa, e a cui un destino avverso impedisce di tornare a casa.
- L'autore statunitense Carl Barks ha preso spunto sempre dalla leggenda dell'Olandese volante per scrivere, due anni più tardi, l'avventura Zio Paperone e il vascello fantasma.
- Nonostante questa storia, per una precisa scelta editoriale della redazione, sia intitolata a Paperino, il vero protagonista è Paperone. Un personaggio che all'epoca stava prendendo sempre più campo all'interno dell'Universo Disney.
- Paperino e la leggenda dello Scozzese volante risulta molto spesso la storia di creazione italiana meglio classificata nella graduatoria I.N.D.U.C.K.S. In particolare, in data 8 novembre 2016 ha raggiunto il 13° posto assoluto con un voto medio di 8,22/10, posizione e punteggio singolarmente alti per le storie italiane, trovandosi ora al 24°.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 174 (1957)
- I Classici di Walt Disney (prima serie) 10 - Superpaperissimo (1962)
- I Classici di Walt Disney (seconda serie) 11 - Superpaperissimo (1977)
- Capolavori Disney 34 - Le grandi storie di Romano Scarpa 1957 (1996)
- I Classici di Walt Disney (seconda serie) 239 (1996)
- I classici del fumetto 14 - Zio Paperone (2000)
- Zio Paperone 156 (2002)
- Topolino Story (Corriere della Sera) 9 - Topolino Story 1957 (2005)
- Libri a fumetti di Topolino 1 - Topolino 80 anni insieme (2012)
- Le grandi storie Disney - L'opera omnia di Romano Scarpa 2
- I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) 9 (2016)