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  • Paperino barbiere di Siviglia
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"Dell'alloggio col biglietto / nella splendida magione / del tutor Don Paperone / vostra grazia entrar potrà!"
Frase di Paperino che arieggia il libretto del Barbiere di Siviglia di Rossini

Paperino barbiere di Siviglia è una storia del 1962, parodia in costume dell'opera buffa Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, a sua volta tratta della commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. La storia è stata scritta da Gian Giacomo Dalmasso e disegnata da Pier Lorenzo de Vita.

Trama[]

Siviglia, 1784. Nel cuore della notte, il conte Gastone Feliciano Fortunio d'Almaviva (Gastone) ordina ai suoi servi di addossare una scala a uno dei balconi del palazzo di Don Pàperon de Paperones (Paperon de' Paperoni): il conte intende parlare di nascosto a Paperina (Paperina), pupilla del nobile che vive segregata in casa sorvegliata dall'anziana governante Donna Papera (Nonna Papera), e manifestarle la sua intenzione di sposarla.

Proprio in quel momento sopraggiunge il barbiere Paperino (Paperino), uno dei pochi ammessi alla casa di Don Pàperon in quanto tutti i residenti, Paperina compresa, sono suoi clienti. Paperino pensa che il conte abbia cattive intenzioni, e comunque non intende lasciarlo corteggiare Paperina, dato che lui stesso sarebbe intenzionato a sposarla. Fra i due scoppia un alterco, e la scala, cadendo, colpisce entrambi, tanto che perdono i sensi e si risvegliano l'indomani mattina.

A quel punto, il furbo Paperino inventa uno stratagemma: dato che nella Spagna dell'epoca qualunque cittadino benestante doveva offrirsi di ospitare un militare in caso di necessità, il barbiere suggerisce al conte di presentarsi a Don Pàperon fingendo di essere un ufficiale dell'esercito, e ottiene così dieci dobloni d'oro in cambio del consiglio. In realtà Paperino sa benissimo che Don Pàperon ha una speciale licenza dell'Alcade di Siviglia che gli permette di non ospitare i militari, e immagina che Gastone non potrà comunque entrare nella casa.

Quando Gastone si presenta alla casa di Don Pàperon quest'ultimo gli nega ospitalità, ricordando di essere in possesso della licenza. Tuttavia Paperina, desiderosa di conoscere il suo corteggiatore, fa sparire il documento e Don Pàperon è costretto, se vuole liberarsi dell'ospite, a chiederne un duplicato all'Alcade e a tale scopo invia il valletto Ciccio (Ciccio). Il pigro servitore si addormenta in piena città e due criminali noti come Bajitos (Banda Bassotti) approfittano per leggere la richiesta e presentarsi a casa di Don Pàperon, fingendosi guardie comunali e affermando che per un duplicato della licenza occorrono due dobloni. Per di più, Gastone approfitta della situazione e offre del denaro ai Bajitos perché, continuando a fingersi poliziotti, arrestino il vecchio papero, in modo da avere accesso libero nella sua casa.

Paperino, entrando in casa per svolgere il suo lavoro, rimane allibito notando Gastone servito e riverito da Paperina, e Don Pàperon assente. Il conte incarica il barbiere di consegnare una lettera al prigioniero, che afferma essere detenuto nella stessa bottega del figaro. Il ricco papero apprende così per lettera che Gastone corteggia Paperina solo per la sua dote: se intende riavere la libertà potrà acconsentire al matrimonio, sborsando appunto 100.000 dobloni di dote, o versare direttamente a Gastone una somma equivalente.

Messi fuori combattimento i Bajitos con i suoi stessi strumenti da barbiere e liberato Don Pàperon, Paperino corre ad avvisare l'Alcade (Archimede Pitagorico), che si reca a casa del ricco papero e condanna il conte all'esilio. Paperina tenta di difenderlo, ma leggendo la lettera in cui Gastone dichiara di essere interessato solo alla dote si infuria e lo abbandona al suo destino. Il nobile è costretto a scontare la pena lasciando per sempre Siviglia, e Paperino, colpevole agli occhi di Don Pàperon per aver introdotto l'intruso in casa sua, viene obbligato a servire la famiglia gratis a tempo indeterminato.

Analisi[]

Albibarbiere

La copertina del n° 649 degli Albi di Topolino dedicata alla storia.

Il barbiere di Siviglia, una delle opere teatrali più fortunate del Sette-Ottocento soprattutto nella sua versione in musica dovuta a Rossini, ha ispirato una parodia Disney che regge pienamente il confronto con l'originale per vivacità, trovate brillanti e ricchezza di colpi di scena.

I molti personaggi, cercando insistentemente di prevalere l'uno sull'altro con trovate ingegnose, danno vita a una trama particolarmente godibile, che finisce per discostarsi dall'originale essenzialmente per non tradire le caratterizzazioni disneyane: così il sosia di Paperino è "sfortunato", quello di Gastone "antipatico" (ma non troppo fortunato), quello di Paperone "avaro", quella di Paperina "capricciosa".

Forse ancor più che in altre parodie ispirate all'opera lirica, il testo ripropone numerosi brani del libretto originale, ripresi pari pari o con rivisitazioni parodiche, contribuendo a dare un tono agile e brioso alla vicenda.

Differenze con l'opera parodiata[]

  • Nella commedia e nell'opera lirica D'Almaviva è veramente innamorato di Rosina, e finisce poi per sposarla; nella parodia il personaggio, assumendo le sembianze di Gastone, ne acquisisce anche l'egoismo e l'arroganza e appare interessato solo alla dote.
  • Il tutore dell'opera originale, Don Bartolo, non vuole che Rosina abbia dei corteggiatori perché intenderebbe sposarla lui; il Don Pàperon della parodia, non discostandosi troppo dal Paperon de' Paperoni di cui è il sosia, non ha interessi amorosi e cerca di non far sposare la sua pupilla solo per non sborsare la dote.
  • Dei personaggi originali la parodia ignora Don Basilio, il maestro di musica di Rosina. Invece sono rappresentate figure meno importanti come l'anziana governante Berta (Nonna Papera), il valletto (Ciccio) e l'Alcalde (Archimede Pitagorico).

Curiosità[]

  • Nel testo della storia il capo dell'amministrazione comunale, tuttora designato in Spagna con il titolo di origine araba Alcalde, è invece presentato come Alcade (forse per permettere un gioco di parole con il verbo cadere, o per una semplice svista).

Pubblicazioni[]

La storia è stata edita tredici volte in Italia:

  • Topolino 326 (1962)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 649 - Paperino barbiere di Siviglia (1967)
  • Cartonati Disney 5 - Paperin di Tarascona (1972)
  • I Grandi classici Disney (cartonati) 1 (1982)
  • I Grandi Classici Disney 4 (1982)
  • Le grandi parodie (Mondadori) 2 - Le grandi parodie della banda dei paperi (1988)
  • Le grandi parodie (Disney) 7 - Paperin di Tarascona (1993)
  • Le grandi parodie (rilegate) 4 - Paperino e il Conte di Montecristo - Paperino barbiere di Siviglia - Paperin di Tarascona (1993)
  • Topolino Story (Corriere della Sera) 14 - Topolino Story 1962 (2005)
  • I Classici della Letteratura 30 - Zio Paperone e "L'avaro" di Moliere (2006)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 17 - Zio Paperone e "L'avaro" di Moliere (2013)
  • Topostorie Disney 40 - Vacanze virtuali (2017)
  • Raccolta Le Grandi Parodie (Disney) 3

inoltre è stata tradotta e pubblicata in Brasile, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Jugoslavia, Lituania, Norvegia, Polonia, Spagna e Svezia.

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