Il cowboy delle Terre Maledette

Il cowboy delle Terre Maledette
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"Diventare ricchi con il duro lavoro, con il pulsare di una vita difficile nelle vene! Ah! Questo sì, significa avere talento!"

―Theodore Roosevelt, Saga di Paperon de' Paperoni

Il cowboy delle Terre Maledette, nella nuova traduzione italiana Il cowboy delle Badlands, è il terzo capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni scritto e disegnato da Don Rosa ed è stato pubblicato per la prima volta il 2 novembre 1992.
La storia è ambientata in Montana dove nel 1882 il giovane Paperone lavorò come cow-boy al servizio di Murdo MacKenzie.

Trama[]

Su un treno diretto verso il West, Paperone parla con un simpatico esploratore avanti negli anni, che è casualmente venuto in possesso delle mitiche uova quadrate. Lì per lì il giovane Paperone non crede che siano effettivamente delle uova ("Se questo è un uovo quadrato, allora io sono la gallina che l'ha deposto!"), ma un proiettile vagante gli rompe sulla testa l'oggetto appena deriso. Paperone, però, non ha il tempo di rendersi conto della grande scoperta che ha di fronte, perché salgono sul treno i padroni del proiettile: i terribili Jesse e Frank James.

Il loro tentativo di rapina, però, non andrà a buon fine, proprio per la presenza di Paperone, che con una mossa rapida e decisa li mette in fuga: il giovane, poi, nel tentativo di inseguirli, cade dal treno, partito di gran carriera non appena i macchinisti si sono accorti della precipitosa fuga dei fratelli James. Paperone, allora, inizia ad esplorare i dintorni, fino a che non si imbatte nella mandria di Murdo McKenzie, emigrante scozzese e re del bestiame del Montana. Si presenta come Buck de' Paperoni e Murdo, per dare un'occasione ad un suo connazionale, lo assume a patto che riesca a restare in sella ad Acciaccatutti, un indomabile cavallo selvatico. Paperone, però, in questa occasione è molto fortunato: il suo cinturone porta oggetti si incastra nel pomello della sella, così il cavallo, nonostante numerosi tentativi, non riesce a scrollarsi di dosso il cowboy. Alla fine il cavallo cade a terra distrutto e Paperone viene assunto come custode di un pregiato toro da esposizione: Vendicatore.

Paperone, così, in groppa di Ortensia, la cavalla appena domata, inizia il suo viaggio nelle grandi praterie del Montana, ma proprio in prossimità della meta, i fratelli Mc Viper, lo colpiscono alle spalle e rubano Vendicatore. Una volta ripresosi, Paperone si lancia al loro inseguimento, entrando nel labirintico territorio delle Terre Maledette.

Le Terre Maledette del Dakota sono un canyon labirintico scavato da un antico corso d'acqua al cui interno è possibile trovare resti fossili di dinosauri. Nei meandri di questo territorio selvaggio Paperone incontra un giovane mandriano di città che ha deciso di provare a vivere ciò che la ricchezza familiare gli ha negato. Il suo nome è Theodore Roosevelt, futuro presidente degli Stati Uniti d'America dal 1901 al 1909.

Roosevelt e due giovani indiani aiutano Paperone a ritrovare i Mc Viper e dopo un rocambolesco scontro, Buck alias Paperone riesce a recuperare Vendicatore, e dopo aver salutato Roosevelt, consigliandogli di darsi alla politica, sprona Ortensia pronto per nuove avventure.

Analisi[]

All'inizio della storia Paperone incontra un anziano studioso che è entrato in possesso delle uova quadrate. Inizialmente Don Rosa commise un errore presentando questo personaggio proprio come il professore Sentimento Cuorcontento da Sacramento che però (come viene narrato nella storia Paperino e il mistero degli Incas) era passato a miglior vita subito dopo aver lasciato la tribù. Don Rosa, avvertito dell'errore, lo ha corretto nelle successive edizioni, trasformando il personaggio in un semplice viaggiatore che aveva acquistato le uova a Cuzco.

In questo capitolo sono frequenti i riferimenti storici. Compaiono i personaggi Jesse e Frank James, rapinatori di banche divenuti tristemente famosi a partire dal 1866, e il mandriano Murdo MacKenzie cui Paperone si presenta col nomignolo di Buck classico soprannome da cow-boy, ma anche termine gergale per indicare dollaro. Infine appare anche Theodore Roosevelt, uno dei personaggi più importanti di tutta la saga che Don Rosa fa parlare con frasi tratte dai veri discorsi che il politico fece durante il suo mandato.

L'ispirazione e le fonti[]

In Zio Paperone e la disfida dei dollari, Paperone racconta di aver combattuto nelle guerre di bestiame della vecchia frontiera e di aver fatto il mandriano in Montana nel 1882, come pure di aver buggerato i fratelli James in una qualche avventura vissuta in gioventù. La storia di Rosa comincia nei primissimi mesi del 1882, visto che in primavera Jesse James aveva già cambiato residenza e si trovava sulla Collina degli Stivali. Nell'episodio vengono anche inseriti alcuni membri del clan Mc Viper, una famiglia di fuorilegge del West, che avrebbe dato filo da torcere a Paperone in varie occasioni, come in Zio Paperone a caccia di fantasmi e in Zio Paperone monarca del bestiame.

La redazione della Egmont ha anche chiesto esplicitamente di fare riferimento^[1], in una gag, alla celebre storia delle uova quadre, presenti in Paperino e il mistero degli Incas. Nella realizzazione di questo riferimento, Don Rosa commette un piccolo errore. Nella prima versione di questo capitolo, l'anziano signore incontrato da Paperone sul treno era Sentimento Cuorcontento, il professore di Sacramento che aveva insegnato il dialetto texano agli Incas di Testaquadra. Ma nella storia di Barks, il cacciatore incontrato dai paperi afferma che il suddetto professore era "passato nel grande sonno" poco dopo essere uscito dalle nebbie di Testaquadra.

Impossibile perciò che Paperone incontrasse proprio lui sul treno. Di conseguenza, Rosa, ha successivamente trasformato il professore in un vecchio signore, non meglio identificato, che aveva acquistato le uova quadre a Cuzco dal padre missionario menzionato dal cacciatore della storia di Barks.

Infine, in questo episodio, vengono inseriti diversi fatti storici realmente accaduti. Le piste seguite dal bestiame e le Terre Maledette sono esattamente dove ci si aspetta che siano. Il boss di Paperone, Murdo MacKenzie, era davvero un boss di bestiame in Montana. Inoltre, dato che anche Theodore Roosevelt era presente nella stessa zona e nello stesso momento storico, Rosa, ha deciso di farlo incontrare a Paperone, insegnandoli i valori fondamentali della vita.

Le storie di Barks[]

Le storie barksiane utilizzate da Don Rosa per la stesura di questo capitolo sono quindi:

Zio Paperone e la disfida dei dollari (1952)
Paperino e il mistero degli Incas (1949)
Zio Paperone a caccia di fantasmi (1965)
Zio Paperone monarca del bestiame (1967)

D.U.C.K.[]

Il D.U.C.K. nella cover

La Saga, interamente dedicata a Carl Barks presenta all'inizio di ogni capitolo, nascosta, la sigla D.U.C.K. (papero in inglese), acronimo di Dedicated to Uncle Carl by Keno tradotto in italiano Dedicato allo Zio Carl da Keno (Keno è il secondo nome di Don Rosa).
In questa storia l'acronimo compare sul manico della pistola disegnata sull'album di foto della quadrupla d'apertura, invece, nella cover è presente nelle pietre vicino al piede di Paperone.

Curiosità[]

Il toro di razza Angus, che porta il nome di Vendicatore, è un riferimento di Don Rosa ai film western interpretati da James Stewart.
Paperone quando si trova faccia a faccia con il grizzly non vuole sparargli perchè le pallottole costano troppo, invece, in Il terrore del Transvaal, durante l'umiliazione a CuorediPietra il ragazzino di Glasgow spreca molti proiettili.