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- "E' giovane... zpenzierato... e uno zpendaccione!"
- ―Il conte Micragna su Re Sorcio
Re Sorcio, nome completo Re Michele (Michelino) XIV Sorcio di Gran Tassonia (in originale King Michael XIV of Medioka) è un personaggio dell'universo dei topi, creato da Floyd Gottfredson e Ted Osborne per le strisce giornaliere pubblicate per la prima volta dall'agosto del 1937 al febbraio del 1938 e poi raccolte nella storia Topolino sosia di Re Sorcio.
Storia[]
In Topolino sosia di Re Sorcio si danno molte informazioni sul personaggio: costui è sovrano di un piccolo stato dell'Europa centrale, la Gran Tassonia, che sta portando al tracollo finanziario con le sue spese folli. Topolino ignora la sua esistenza fin quando due ministri del regno, accortisi che il topo è il perfetto sosia del sovrano, si recano a Topolinia per convincerlo di prendere segretamente il posto del re e così salvare il paese.
Condotto Topolino in Gran Tassonia, il re inizialmente rifiuta di farsi sostituire da un "plebeo", ma poi accetta, sia pure per motivi sostanzialmente egoistici, e mentre il topolinese prende il suo posto come capo dello stato si trasferisce in un'altra capitale europea sotto falso nome (Michele Michelini o Michele De Michelis nelle traduzioni italiane) per darsi alla bella vita.
In seguito Michele viene imprigionato dal suo malvagio cugino, il Duca Serpieri, che ambisce a eliminarlo per impadronirsi del trono; dopo varie vicende e l'intervento decisivo di Topolino e di Minni, Re Sorcio si sbarazza del rivale e torna sul trono, più saggio e ben disposto verso il suo popolo di quanto non fosse inizialmente, sposando la fidanzata di sempre, la principessa Filina.
Il personaggio, mai più ripreso dai suoi creatori o da altri autori statunitensi, riapparirà in due storie italiane di non enorme successo (Topolino e il ritorno di Re Sorcio del 1984 e Topolino in: un ruolo pericoloso del 1987).
Aspetto fisico e carattere[]
Re Sorcio è il perfetto sosia di Topolino: la somiglianza fisica fra i due è alla base di tutto lo svolgimento della lunga e complessa vicenda di Topolino sosia di Re Sorcio.
Il fatuo sovrano e il democratico topolinese, peraltro, non potrebbero essere più dissimili caratterialmente, almeno all'inizio della vicenda: Michele è un pessimo re, egoista, classista e arrogante, interessato solo a sfruttare i suoi privilegi per il divertimento personale, e sembra totalmente privo delle virtù etiche e civili che già nei tardi anni '30 caratterizzavano il Topolino di Gottfredson.
Solo verso la fine della vicenda Michele, probabilmente anche grazie all'esempio del suo sosia, sembra aver raggiunto una maturazione che gli permetterà di gestire al meglio le sue responsabilità di capo di stato.
Tratti linguistici[]
Nella sceneggiatura originale Re Sorcio, come altri personaggi di Gran Tassonia, è caratterizzato da un accento vagamente germanico, in cui il suono "th" inglese è sostituito da "z", talvolta la "v" è resa con "f" e simili[1]. Nelle versioni italiane si è cercato di riprodurre questa caratterizzazione linguistica facendo sì che il re usi la lettera "z" più frequentemente della media, per lo più al posto della "s".
Famiglia[]
Poichè senza questo personaggio il trono passerebbe a Serpieri, si può presumere che il sovrano sia figlio unico o che i suoi eventuali fratelli siano morti; allo stesso modo dovrebbero essere passati a miglior vita i genitori del duca, zii di Sorcio. Inoltre, essendo quest'ultimo re, anche il genitore da cui ha ereditato la corona deve essere morto.
Note[]
- ↑ Si noti il goffo etnocentrismo della sceneggiatura, per cui in un paese straniero non si parlerebbe una lingua straniera, ma un inglese caratterizzato da un ridicolo accento.