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"Everett mi mancherà. Forse questa è davvero la fine."
PK (battuta finale dell’episodio e dell’intera serie)

Affari di famiglia è l’episodio conclusivo della serie PK², scritto da Stefano Ambrosio, disegnato da Ettore Gula  e pubblicato per la prima volta nel giugno 2002 sul numero 18 della rivista omonima; chiude non solo il ciclo chiamato The quadrilogy ma l’intera saga del PK classico. Il mese successivo, l’universo del supereroe sarà radicalmente rivoluzionato nella serie reboot PK - Pikappa.

Trama[]

Durante una delle sue ronde notturne, PK viene a contatto col robot-sonda inviato da Corona alla ricerca di Ducklair.[1] Il robot è portato dall’eroe nel suo covo alla Century, fino a quando non è riattivato a distanza; seguendolo, PK arriva alla Ducklair Tower, nel segretissimo Livello Delta...

Intanto, Juniper sembra tornata al fianco di Everett; In realtà, lei e Korinna continuano a portare avanti i loro oscuri disegni.  Utilizzando i suoi poteri mentali, Korinna inscena la morte del padre in un incidente aereo; poi, si presenta a lui e a Juniper assieme al robot. Le due sorelle rivelano il loro piano: far perdere i poteri telepatici al padre, usando il raggio del robot, e chiuderlo in una camera d’ibernazione; poi occupare il suo posto alla guida delle sue aziende e da lì partire alla conquista del mondo.

Proprio in quel momento, però, sopraggiunge PK. Seguendo le istruzioni che Everett gli aveva fatto avere in precedenza con un messaggio olografico, il nostro eroe rivolge il raggio del robot contro le due ragazze malvagie, che perdono i loro poteri e rimangono esanimi. Convinto di non poter cambiare il destino delle figlie, Everett riparte con loro per Corona.

Termina anche la trama che si riferisce alla Starcorp. Lo stesso giorno in cui Rupert Potomac è deciso a chiedere la mano di Stella Nice, Fitzroy accusa ingiustamente i suoi colleghi di avergli rubato la foto autografata di un campione di baseball. Rupert, per il bene della squadra, decide di regalargli il suo oggetto più caro, una preziosa palla da baseball, anch’essa autografata, ma scambia il pacchetto con quello destinato a Stella. Ciononostante, tutto si concluderà per il meglio per il goffo Rupert: Mortimer Bloom, ammirato dal suo spirito di corpo, lo nomina suo successore come capo-sorveglianza e la dolce Stella accetta il suo amore.

Analisi[]

L’episodio ha dei momenti intensi (soprattutto quando Everett ammette il suo fallimento come padre) ma non è quel grandioso finale di saga che era nelle intenzioni degli autori. Se la storia di Everett e delle figlie era apparsa un po’ lenta nel suo svolgimento (ci era voluto quasi un anno e mezzo prima di avere un quadro esatto dei rapporti fra i tre personaggi), la sua conclusione appare invece troppo rapida e sbrigativa e il congedo fra Pk ed Everett sembra piuttosto freddo, paragonato a quello fra PK e Uno in Ducklair. Anche l’episodio di Rupert, in se stesso gradevole, appare un po’ distraente.

La partenza di Ducklair per le stelle, senza aver rimesso in funzione Uno, crea un problema di continuity con Le parti e il tutto, e con tutte le storie in cui appare Odin Eidolon. Solo con la serie PKNE, in cui si assiste al ritorno di Everett sulla Terra, alla riattivazione di Uno e il grande ritorno di Pikappa, la contraddizione sarà sanata.

Note[]

  1. Il robot era stato ritrovato fra i ghiacci del polo nell’episodio Gradi di separazione, e portato a Paperopoli nell’episodio Il vero nemico; scopriamo adesso che era stato progettato dallo stesso Ducklair, e che è in grado di annullare temporaneamente i poteri telepatici.



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