- "Hai attirato su di te la collera degli dèi, ti rimpiccioliranno alle dimensioni del topo che sei"
- ―Maledizione di Matumbo
Matumbo (Foola Zoola in originale) è uno stregone dell'universo dei paperi, capo-tribù di una popolazione africana che fu vittima dell'unica azione disonesta che Paperon de' Paperoni compì durante la sua vita. Il personaggio e le vicende relative compaiono per la prima volta in Paperino e il feticcio di Carl Barks, poi furono ripresi da Don Rosa nel capitolo Il cuore dell'impero della Saga di Paperon de' Paperoni.
Storia[]
Matumbo era uno stregone Voodoo e capo tribù africano. Dopo che Matumbo aveva rifiutato di vendere le sue terre a Paperon de' Paperoni perché considerate sacre, il miliardario distrusse il suo villaggio, per poi travestirsi e salvare Matumbo dalle sevizie dei suoi stessi uomini. Grazie a questo stratagemma il ricco papero ne approfittò per far firmare al capo tribù il contratto di cessione delle preziose terre del suo popolo. Matumbo si accorse dell'inganno troppo tardi per salvare la sua proprietà: ma come punizione inviò un Gongoro con un feticcio (contenente una pozione rimpicciolente), che doveva perseguitare Paperone fino alla fine dei suoi giorni[1]. Paperone riuscì a sfuggire al Gongoro e grazie all'aiuto di uno sciamano lo confinò su un isolotto per tre decenni.
Anni dopo, quando il Gongoro raggiunse Paperopoli, ignorando lo scorrere del tempo, scambiò Paperino per Paperone e gli consegnò il feticcio. Quando Paperino andò in Africa per chiedere aiuto a Matumbo di annullare l'incantesimo, venne imprigionato appena lo stregone venne a conoscenza della sua parentela con Paperone. In alcune tribù africane, infatti, c'è l'usanza di portare sempre a termine una vendetta o verso il diretto interessato o verso un parente. Fortunatamente Qui, Quo, Qua, servendosi dell'aiuto inconsapevole proprio del Gongoro, riuscirono a risolvere la situazione e a salvare lo zio dal suo triste destino[2].
Caratterizzazione[]
Matumbo è rappresentato in maniera abbastanza diversa nelle due storie in cui compare. In Paperino e il feticcio è un tipico antagonista, crudele e spietato, che non esita a vendicarsi su Paperino pur non avendo subito da lui nessun torto; inoltre appare comicamente sensibile alle lusinghe del denaro . Creando questo personaggio Barks violò inconsapevolmente un tabù imposto dalla sua casa editrice, per cui - con provvedimento clamorosamente razzista in sé, benché superficialmente ispirato a principi di antirazzismo - sarebbe stato inaccettabile rappresentare un malvagio non appartenente alla razza bianca.
Don Rosa invece ne fa un personaggio orgoglioso e vendicativo, ma con una sua coerenza morale di fondo, fedele ai suoi principi e disinteressato al denaro: le vicende narrate portano il lettore a simpatizzare quasi più con lui che con Paperone, apertamente scorretto e arrogante nei confronti della tribù e del suo capo. Evidentemente negli anni Novanta, al contrario che nell'epoca in cui operava Barks, era divenuto palese che descrivere un indigeno africano in maniera totalmente negativa non sarebbe stato considerato politicamente corretto, al di là di qualunque direttiva editoriale.
Censure[]
Nella prima edizione di Paperino e il feticcio Matumbo (così come altri personaggi di colore presenti nella storia) è rappresentato secondo lo stereotipo della blackface (occhi sporgenti, pelle nera e lucida, labbra esageratamente bianche, rosa o rosse e denti bianchi splendenti) tipico degli anni '40, derivante dai Mistrel Show (spettacoli dove i bianchi si truccavano da neri). Nel caso di Matumbo si tratta di una versione molto più "incattivita", dotata di denti aguzzi (che verranno ripresi da Don Rosa ne Il cuore dell'impero, sebbene senza le labbra in stile blackface).
Dopo gli anni '60, a seguito del movimento per i diritti civili, la storia è stata ridisegnata eliminando i tratti somatici considerati censurabili[3], e Matumbo viene presentato con fattezze meno caricaturali.
Riferimenti cronologici[]
In Paperino e il feticcio sia Paperone che Matumbo affermano che la maledizione era avvenuta settant'anni prima. L'affermazione è poco realistica in quanto nel "presente" (la storia fu scritta nel 1949) sia Paperone che Matumbo avrebbero dovuto avere per lo meno novant'anni, e soprattutto lo stregone, seppure anziano, mostra un'età nettamente inferiore. Per ovviare a questa incongruenza Don Rosa decise di ambientare il contrasto fra Paperone e Matumbo in una data successiva al 1902 (in quanto al tempo del viaggio in Africa Paperone si era già stabilito a Paperopoli con le sorelle)[1].
Note[]
- ↑ 1,0 1,1 Il cuore dell'impero, Saga di Paperon de' Paperoni, Don Rosa
- ↑ Paperino e il feticcio, Carl Barks
- ↑ Donald Duck #10 Voodoo Hoodoo su movie-censorship.com