PaperPedia Wiki
Iscriviti
Advertisement
PaperPedia Wiki




Questa è una voce in Bacheca, una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno . Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

"Per me Barks (e non sono certo il primo ad affermarlo) è il più grande narratore del XX secolo. E non ho detto la parola "probabilmente". Chi non è d'accordo, si sbaglia. È nato all'inizio del secolo ed è morto, nel suo centesimo anno di vita, durante l'anno finale di quel secolo. Che è stato il suo."
Don Rosa

Carl Barks detto anche L'uomo dei paperi o il maestro dell'Oregon (Merril, 27 marzo 1901 - Grant Pass, 25 agosto 2000) fu un disegnatore, sceneggiatore, animatore e pittore statunitense. È considerato uno dei più grandi maestri della storia del fumetto non solo Disney, creatore di storie tra le più amate e personaggi fondamentali. Ha influenzato diverse generazioni di artisti e illustratori, grazie alla sua enorme creatività.

Barks è, insieme a Floyd Gottfredson, il maestro dei fumetti Disney. Mentre Gottfredson affermò Topolino come personaggio nelle strisce dei quotidiani, Barks fece lo stesso con Paperino nelle riviste a fumetti. Entrambi combinarono disegni di grande qualità con storie sceneggiate magistralmente. L'ammirazione per Barks va però ben oltre Gottfredson, creando un culto che esiste ampiamente tutt'oggi. Uno dei motivi principali è che, a differenza di altri animali antropomorfi dei fumetti, i suoi personaggi sembrano più reali, credibili e simili in tutto per tutto a degli esseri umani.

Paperino e i suoi nipoti sono raffigurati dal Maestro molto più svegli e simpatici rispetto alle loro versioni originali dei cartoni animati. Non solo hanno personalità degne di nota, ma sono individui complessi con le loro emozioni, come qualsiasi altro essere umano. Barks creò per loro una città, Paperopoli e moltissimi personaggi indimenticabili come Paperon de' Paperoni, i Bassotti, Gastone, Archimede, Amelia, Ciccio e tanti altri.

Biografia e carriera[]

Primi anni[]

Carl Barks è nato nel 1901 in un ranch a Merrill, Oregon, dove spese gran parte della sua infanzia a lavorare nella fattoria, studiare agricoltura e a disegnare. Nel 1918 lasciò casa sua per andare a San Francisco per tentare una carriera nel mondo dell'illustrazione, ispirato da artisti come Winsor McCay e Frederick Burr Opper. Non avendo ottenuto il successo sperato, tornò in Oregon dove intraprese diversi lavori tra i quali contadino, taglialegna, tornitore, cowboy.

Queste esperienze gli servirono come ispirazione per le avventure future di Paperino. Nel 1923, Barks ebbe pubblicata la sua prima vignetta su Judge Magazine. Negli anni seguenti Barks continuò a realizzare diverse vignette per questo magazine di Minneapolis, che presentava molte battute a sfondo sessuale.

Barks-1950

Carl Barks nel 1950.

Animazione[]

Modern Inventions 1

Sequenza tratta da Invenzioni moderne, il primo corto sceneggiato da Barks.

Nel 1935, Barks fu assunto dalla Walt Disney dopo aver deciso di presentare domanda alla studio lo stesso anno. Si trasferì a Los Angeles e iniziò la carriera nell'ambiente dell'animazione, inizialmente lavorò come inbetweener, ovvero colui che si occupa di realizzare i frame tra un movimento e l'altro di un personaggio o una scena. Durante questo periodo si dimostrò abile nel sceneggiare gag comiche e, nel 1937, venne trasferito al reparto dedito alla creazione di sceneggiature.

La sua prima storia per un corto animato fu Invenzioni moderne del 29 maggio 1937. Continuò a lavorare principalmente con il personaggio di Paperino, in quanto credeva che Pippo fosse troppo stupido e che invece Topolino avesse dei tratti ormai troppo eroici da renderlo interessante. Diversi personaggi che poi verranno usati anche nelle storie di Barks fanno in questi corti la loro comparsa, tra cui Qui, Quo e Qua (1938), Ciccio (1939) e Paperina (1940). Nel corto The spirit of '43 (1943), Paperino viene consigliato da un papero scozzese stereotipato che presente molte sembianze in comune a Paperone, personaggio che verrà sviluppato da Barks solo cinque anni più tardi.

Passaggio ai fumetti[]

Paperino e l'oro del pirata

Copertina del numero su cui è apparsa la storia Paperino e l'oro del pirata.

Verso gli inizi degli anni quaranta Barks collaborò ad un progetto per realizzare un lungometraggio incentrato su Paperino, Donald Duck Finds Pirate Gold, che fu però cancellato. Barks, Jack Hannah e lo scrittore Bob Karp riuscirono comunque a trasportare lo storyboard del film in un fumetto, Paperino e l'oro del pirata (1942), pubblicato dalla Dell Comics nel giornale Four Color Comics. Barks non fu il primo a disegnare un'avventura a fumetti sullo sfortunato papero, Al Taliaferro infatti realizzava con successo gag comiche per i quotidiani già dal 1938. Allo stesso tempo, in Italia e Inghilterra, erano già state realizzate delle storie d'avventura, rispettivamente da William A. Ward e Federico Pedrocchi. Barks fu però il primo americano a disegnare un'avventura di ampio respiro con protagonista esclusivamente Paperino.

Decise quindi di ritirarsi dallo studio di animazione, poco dopo la realizzazione della storia. Ormai aveva 40 anni e non riusciva a lavorare con gli animatori e disegnatori più giovani dello studio. Inoltre, l'aria condizionata degli uffici, peggiorò i suoi già precari problemi di udito. Infine era periodo di guerra e il governo americano commissionò diversi corti propagandistici, non graditi da Barks. Decise quindi di recarsi nel sud della California per cominciare una nuova vita da allevatore di polli.

Fortunatamente, quando stava per stabilirsi nella nuova casa, Barks venne contatto dalla Western Publishing per realizzare altre storie su Paperino per il loro albo a fumetti mensile, Walt Disney's Comic and Stories. Il lavoro di Barks piacque così tanto ai dirigenti della testata che gli darono carta bianca e la libertà assoluta nella creazione delle sue avventure, sempre comunque entro i canoni imposti dalla Disney. Ovviamente Barks accettò e colse l'opportunità per rimodellare Paperino in maniera differente, con una personalità più avvincente e per portare il suo universo a livelli più ambiziosi.

Inizia qui il periodo di massimo splendore di Barks, che va dalla fine degli anni '40 dove realizza storie come Paperino e il mistero degli Incas, una delle preferite dell'autore, o Paperino sceriffo di Val Mitraglia, alla fine degli anni '50 dove le storie presentano quasi tutte Paperone come protagonista, per esempio Zio Paperone e la città dai tetti d'oro, Zio Paperone e l'oro di Pizarro o Paperino e il vascello fantasma.

Ritiro[]

Barks smise di disegnare fumetti nel 1966,a sessantacinque anni con la sua ultima storia scritta e disegnata da lui Zio Paperone e la gemma-anatema (pubblicata nel 1967). In ogni caso, Barks continuò a scrivere sceneggiature fino agli anni '70, che furono illustrate da John Carey, Kay Wright o Tony Strobl. Erano principalmente storie sulle Giovani Marmotte e trattavano temi ambientalisti. Dal 1992 in poi, l'autore danese Daan Jippes, riciclò molte trame di Barks, ridisegnandole con uno stile più vicino al maestro dell'Oregon, per esempio la storia Re Paperone Primo, che era già stata disegnata da Strobl.

Dopo il pensionamento[]

Duck family

Uno dei più famosi quadri di Barks, "Duck Family".

Dal 1971, cominciò a lavorare a dipinti a olio a tema disneyano, iniziativa che avrà un successo strepitoso tra i fan fino al 1978, quando la Disney gli ritirò il permesso di realizzare quadri con i suoi personaggi.

Nel 1994 Barks lasciò, per la prima volta, gli Stati Uniti per recarsi in Europa, dove ricevette un'accoglienza che andava ben oltre le sue stesse aspettative.

Visitò anche l'Italia, Paese cui era molto legato anche grazie alle numerose iniziative che gli erano state dedicate e ai molti autori nostrani conosciuti, su tutti Romano Scarpa.

Dello stesso anno fu Zio Paperone - Una cavalcata nella storia, su disegni di William Van Horn, sua penultima storia. L'ultima, pubblicata postuma nel 2000, sceneggiata da John Lustig su suo soggetto e disegnata da Patrick Block, sarà Paperino - Da qualche parte, in mezzo al nulla.

Barks morì il 25 agosto 2000, all'età di 99 anni, per leucemia, dopo aver chiesto ai medici, alcune settimane prima, di non proseguire più con le cure [1].

Sviluppo dei personaggi[]

Paperino[]

Veduta di testaquadra

Paperino e Qui, Quo, Qua scoprono la città di Testaquadra nella storia Paperino e il mistero degli Incas

Tra il 1943 e il 1966 Barks creò centinaia di storie con il personaggio di Paperino. Prese il papero arrabbiato piuttosto unidimensionale dai cartoni animati e dai fumetti sui giornali, dandogli più profondità. Paperino poteva ancora comportarsi in modo stupido e aggressivo, ma esprimeva ora una gamma molto più ampia di emozioni nei fumetti realizzati da Barks. Questa è stata una mossa necessaria poiché le storie di Barks potevano essere sia gag comiche che storie di avventura più lunghe e serie.

I lettori ora vedevano che Paperino poteva essere ragionevole, paziente, incerto, comprensivo, spaventato, depresso, autocritico, a volte persino brillante, proprio come le persone reali. La sua sfortuna viene ancora usata per creare situazioni comiche ma, Barks, lo dipinge più come perdente simpatico. A volte si rovina con le sue stesse mani, ma può anche essere vittima di circostanze inaspettate o di personaggi ostili.

Molti lettori sono stati commossi dai frequenti problemi finanziari di Paperino e dalle molteplici difficoltà a mantenere un lavoro. Barks rese anche il legame tra il famoso papero e i suoi tre nipotini molto più forte e riconoscibile. Qui, Quo e Qua hanno mantenuto alcune delle loro caratteristiche più birichine, ma per il resto ora sono caratterizzati come bambini brillanti. Spesso superano in astuzia lo zio e lo aiutano a risolvere i casi o a uscire da situazioni difficili.

Occasionalmente cercano comunque di stuzzicarsi a vicenda, ma Barks rappresenta Paperino come una specie di genitore premuroso surrogato. Lo vediamo spesso struggersi ogni volta che le sue povere finanze gli impediscono di comprare qualcosa per i suoi nipoti. Allo stesso modo Qui, Quo e Qua provano empatia nei confronti dello sventurato zio.

La nascita di Paperon de' Paperoni[]

Lente Per approfondire, vedi la voce Paperon de' Paperoni.
Paperone cercatore d'oro dipinto di carl barks

Paperone cercatore d'oro, in un dipinto a olio di Carl Barks.

Barks diede a Paperino e ai nipoti una città natale, Paperopoli, dove convivono vari parenti, amici e nemici tutti con diverse sfaccettature. Il più famoso di tutti è Paperon de' Paperoni (in originale Scrooge McDuck), ricco e avaro, apparso per la prima volta nella storia Il Natale di Paperino sul monte Orso (1947). Zio Paperone, il cui nome e personaggio sono stati ovviamente ispirati da Ebenezer Scrooge di Charles Dickens da A Christmas Carol (1843, illustrato da John Leech) è un multimiliardario che ha accumulato la sua fortuna durante la corsa all'oro del Klondike. Paperone conserva tutta la sua ricchezza in un grande edificio rettangolare, chiamato Deposito, apparso per la prima volta nel 1951.

Ha così tanti soldi che ci si tuffa e ci nuota letteralmente. Tuttavia, ha una moneta che tiene separata dalle altre e non vi si stacca mai: la sua Numero Uno (creata nel 1953), la prima moneta che abbia mai guadagnato e che considera il suo portafortuna. Paperone è il papero più ricco del mondo, ma anche avarissimo. Il suo carattere tirchio fa sì che gli è difficile spendere anche una sola moneta.

Disfida-1

Paperone fa il bagno nei suoi soldi nella storia Zio Paperone e la disfida dei dollari.

Barks crea una serie di trame che portano Paperone alla ricerca di tesori, portando con sé Paperino e i suoi nipoti poiché sono i soli di cui si possa fidare. Nel marzo 1952, la storia, considerata fra i suoi capolavori, Zio Paperone e la disfida dei dollari fu la prima mai realizzata in cui Zio Paperone ricoprì il ruolo di protagonista, a cui seguiranno Zio Paperone e la Stella del Polo, Zio Paperone e la cassa di rafano e Zio Paperone e la Banda Bassotti.

Dopo questi tre albi "sperimentali" la Western decise di dedicare definitivamente una testata a Zio Paperone: si trattò della leggendaria Uncle Scrooge, che partì dal numero 4 nel dicembre 1953, e diventò la più venduta, toccando cime anche di 3 milioni di copie nel settembre del 1953.

Nel 1967, benché ritirato e pensionato, scrisse e disegnò un'ultima storia, Zio Paperone e la gemma-anatema, seguita dalla sola sceneggiatura di Re Paperone Primo, che fu invece disegnata da Tony Strobl.

Nemici[]

Bassotti ship 1

Prima apparizione di Nonno Bassotto in Zio Paperone e la gara sul fiume.

Un personaggio ricco come Paperone apre la strada a Barks ad una vasta gamma di criminali che vogliono rubare la sua fortuna. Nel 1951 in Paperino e la banda dei segugi debuttò la malvagia banda di ladri, i Bassotti. Sono costituiti da innumerevoli fratelli identici che indossano tutti gli stessi vestiti e condividono lo stesso interesse criminale. L'unica cosa che li distingue sono le loro targhe carcerarie. Si rivolgono persino l'un l'altro usando il numero di matricola, piuttosto che usare nomi propri.

Dieci anni dopo Barks aggiunse un altro ladro ricorrente: la strega Amelia (Magica De Spell, in originale), apparsa per la prima volta nel 1961 in Zio Paperone e la fattucchiera. Amelia cerca costantemente di rubare la numero uno di Paperone per scioglierla nel Vesuvio ed espandere i suoi poteri. Barks ha basato gran parte del suo design su Morticia Addams della serie di Charles Addams The Addams Family.

Inoltre vengono introdotti anche dei suoi rivali miliardari come Cuordipietra Famedoro, apparso nel 1956 in Zio Paperone e il torneo monetario e John D. Rockerduck, creato per la storia Zio Paperone e la superbenzina del 1961. Molto spesso collaborano con criminali per rubare i soldi di Paperone o per ottenere un tesoro prima che ci riesca lui.

Altri[]

Sentiero-unicorno-4

Una delle diverse storie in cui Gastone non ottiene la vittoria sperata, in Paperino e il sentiero dell'unicorno.

Barks crea anche degli avversari per Paperino da affrontare, come il suo aggressivo vicino Mr. Jones (1943) con il quale litiga costantemente. Eppure il più grande rivale di Paperino è il suo arrogante e sempre fortunato cugino Gastone, apparso nel 1948 in Paperino lingualunga. Gastone è tutto ciò che Paperino vorrebbe essere. È fiducioso e così fortunato da non dover mai fare nulla per ottenere ciò che vuole. Trova o riceve sempre cibo, denaro, gioielli, vince biglietti della lotteria, semplicemente trovandosi al momento giusto e nel posto giusto. Naturalmente Paperina lo trova attraente quanto Paperino e questo fa sì che i due combattano spesso per lei.

Vi sono anche molti amici e parenti più simpatici. Nel 1952 debuttò il geniale ma distratto inventore Archimede Pitagorico, nella storia Paperino e l'amuleto del cugino Gastone. Il piccolo aiutante Edi, il suo assistente robotico con una lampadina per testa, fu introdotto nel 1956. Nel 1953 le controparti femminili di Qui, Quo, Qua entrarono nella serie, vale a dire le nipotine di Paperina, Emy, Ely, Evy.

Il manuale

Il Manuale delle Giovani Marmotte rappresentato da Don Rosa.

Paperopoli ospitava tutti i membri e le location ricorrenti del cast dei paperi, con il Deposito sempre presente come edificio più alto. Sebbene la città non fosse ancora coerente nel suo aspetto, sembrava comunque un luogo credibile e tridimensionale poiché Barks riusciì a creare un'intera mitologia e istituzioni attorno ad essa. Nel 1952 Barka ci dice che la città si trova nello stato del Calisota. Lo stesso anno venne menzionato per la prima volta il suo fondatore del XIX secolo, Cornelius Coot. La statua di quest'ultimo può essere vista ovunque in città (Paperino e il Maragià del Verdestan).

Barks ha anche inventato la famosa città confinante, Ocopoli, con la quale i paperopolesi hanno una rivalità in corso. Viene creata anche una vera e propria organizzazione di boy scout, le Giovani Marmotte (1951), di cui Qui, Quo e Qua sono membri. Il gruppo fornisce una guida di riferimento, il Manuale delle Giovani Marmotte comparso nel 1954, che i nipotini usano spesso a loro vantaggio. Nonostante le sue piccole dimensioni, vi sono risposte a qualsiasi tipo di domanda. Nel 1971 Barks creò anche il leader delle Giovani Marmotte, il Gran Mogol. Tuttavia, Barks non ha mai disegnato il Gran Mogol ma solo ideato, infatti si era già ritirato e aveva lasciato il progetto ai suoi successori, come autore olandese Daan Jippes.

Stile[]

Gibilterra disegnata da barks

La rocca di Gibilterra disegnata da Barks, è la riproduzione fedele di una fotografia apparsa sul National Geographic.

L'uomo dei paperi si è distinto da molti altri artisti di fumetti "per bambini" offrendo qualità sia nei suoi disegni che nelle sue narrazioni. Era un maestro nella realizzazione di avventure epiche, piene di emozioni, suspense e mistero. Paperino e la sua famiglia si recano spesso a caccia di tesori in paesi esotici, antiche civiltà, mondi mitologici o pianeti lontani.

È noto che Barks collezionava le riviste del National Geographic Magazine,dove spesso trovava fotografie e articoli come ispirazione. Trascorreva molte ore alla ricerca di una nuova storia. Ogni volta che disegnava una giungla, un deserto, un'area montuosa, antichi templi, isole tropicali o vasti oceani, voleva che sembrassero credibili, anche se la storia veniva ambientata in un luogo immaginario. Disegnava tutto con occhio attento per creare la perfetta atmosfera e i colori di essa.

Umanità[]

Disfida-9

Paperino da del "povero vecchio" a Paperone in Zio Paperone e la disfida dei dollari.

Carl Barks non vide mai i suoi personaggi come "animali divertenti", ma li ha sempre dipinti come "uomini che sembrano paperi". L'artista poteva relazionarsi con Paperino, dal momento che anche lui aveva sperimentato povertà, sfortuna e solitudine nella sua vita. Ma proprio come Paperino e Paperone non si è mai dato per vinto, una virtù che ha anche espresso nel suo lavoro. Diversi fumetti offrono ai lettori lezioni di vita sull'amicizia, l'unione familiare, la perseveranza, gli aspetti gratificanti del lavoro onesto e la superficialità del denaro.

Barks è stato in grado di aggiungere umanità alle sue storie senza mai estremizzarla. Alcune storie hanno persino una vena piuttosto cinica, in particolare considerando che sono state create per essere fumetti della Walt Disney Company. I protagonisti non ottengono sempre ciò che vogliono alla fine delle storie. Anche le caratterizzazioni unidimensionali "buoni contro cattivi" così comuni nei fumetti per bambini hanno molte più sfumature nei fumetti di Barks. Paperone può essere piuttosto egoista e ingrato con Paperino e i nipoti, anche se spesso lo aiutano a diventare ancora più ricco. E i Bassotti possono essere piuttosto scaltri e imbroglioni, ma allo stesso tempo sono sempre dei perdenti. In un'intervista del 1973 di Donald Ault Barks spiegò la sua filosofia:

"[...] La cosa più importante dei miei fumetti è questa: l'ho detto così com'è. Ho detto ai bambini che i cattivi sono un po' buoni, e i bravi ragazzi possono essere cattivi, e che non si può dipendere molto di più, non è sempre tutto rosa e fiori. [...] Ho messo nero su bianco che c'era nessuna differenza tra i miei personaggi e la vita che questi ragazzi - i lettori - avrebbero dovuto affrontare"
Carl Barks

Satira[]

Dollarergia zio paperone

Gli abitanti di Shangri-La diventano pazzi per i tappi di bottiglia, unici oggetti "di valore" presenti nella loro società.

In alcune delle avventure di Paperino, Barks, scrive delle vere e proprie critiche alla società in chiave satirica e umoristica. In Zio Paperone e la dollarallergia (1954) Barks affronta i tem del capitalismo e del colonialismo. Paperone viaggia in un paese nascosto dal mondo senza un sistema monetario in cui le persone vivono in pace. Tuttavia, quando dona i tappi di bottiglia agli abitanti, essi iniziano a trattarli come oggetti di valore. Paperone realizza quindi le possibilità finanziarie e porta più tappi di bottiglia che può, fino a quando il paradiso non sarà rovinato per sempre.

In Paperino e la pioggia d'oro (1950), d'altra parte, illustra i pericoli del capitalismo e dei soldi facili. Quando tutta la fortuna di Paperone viene spazzata via da un ciclone e dispersa in tutto il paese, tutti a Paperopoli diventano improvvisamente milionari. Mentre tutti smettono di lavorare Paperone gestisce tranquillamente una fattoria con Qui, Quo e Qua, che gli danno una mano. Alla fine Paperone ha il monopolio su ogni possibile accessorio di cui i paperopolesi hanno bisogno e quindi si arricchisce di nuovo in poco tempo.

Impatto culturale[]

Sette città di cibola indiana jones

La famosa scena della pietra gigante che rincorre i personaggi, utilizzata da George Lucas in Indiana Jones e i Predatori dell'Arca Perduta.

Grazie alla portata globale del marchio Disney, i fumetti di Barks sono stati letti da milioni di persone in tutto il mondo. In quanto tali, sono riusciti ad avere un impatto notevole sulla nostra società attuale. Per esempio la soluzione arguta che Barks trovò in L'eredità di Paperino (1949) per recuperare uno yacht dal fondo dell'oceano, usando una grande quantità di palline da ping-pong, fu usata realmente nel 1964 dall'inventore danese Karl Kroyer.

È interessante notare che, Kroyer non aveva mai letto questa storia in particolare e ne aveva appreso l'esistenza solo quando, cercando di brevettarla nei Paesi Bassi, gli fu negata. Infatti gli olandesi, essendo avidi lettori delle avventure di Paperino, sottolinearono che il metodo fu già inventato da Barks circa 15 anni prima.

Un'altra storia, del 1944, fece sì che Paperino, dopo aver ricevuto un colpo sulla testa, emettesse delle formule matematiche, apparentemente incomprensibili. Ebbene, si rivelò essere una formula matematica realmente accurata, che fu usata per descrivere il carbene metilene, scoperto nel 1964. Incredibilmente, anche il modo in cui Paperino lo mescolò con altre sostanze era scientificamente corretto.

Oltre all'ingegneria e alla chimica, i fumetti di Barks influenzarono sopratutto la cultura pop. La classica storia Zio Paperone e le sette città di Cibola (1954) ha ispirato la sequenza di apertura del film del 1981 Indiana Jones e i Predatori dell'Arca Perduta di George Lucas e Steven Spielberg[2]. Inoltre, molti elementi della nota serie The Simpsons di Matt Groening, provenienti da una città piena di personaggi (Springfield), una città rivale (Shelbyville), un fondatore della città (Jebediah Springfield) e un avaro miliardario (Mr. Burns) rispecchiano molto l'influenza di Barks.

Infine, in Germania le traduzioni delle storie di Barks di Erika Fuchs hanno avuto un notevole impatto sulla lingua tedesca. La signora Fuchs arricchì i fumetti utilizzando parole ed espressioni nei dialoghi utilizzati dal popolo tedesco ancora oggi.

Dall'anonimato a superstar[]

CB library1

Il primo volume della Carl Barks Library, edita dalla Fantagraphics.

Poiché tutti i suoi fumetti erano sempre stati pubblicati anonimi, Barks rimase sconosciuto per gran parte della sua carriera attiva. Eppure i fan dei fumetti notarono che alcune storie di Paperino erano eseguite molto meglio di altre. Nel 1957 il fan Malcolm Willits riuscì a identificare questo fantomatico autore, il "Good Duck Artist" come Barks.

Nel 1960 i fratelli John e Bill Spicer rintracciarono Barks e lo incontrarono a casa sua. Diffusero il suo nome attraverso varie fanzine e conventions di fumetti che andarono di pari passo con il riapprezzamento dei fumetti classici degli anni '60. Così, all'inizio degli anni '70, Barks si affermò saldamente come uno dei più importanti fumettisti di tutti i tempi. Inizio ad apparire ai convegni, rilasciò interviste e vide aumentare notevolmente la domanda per il suo lavoro.

Gli editori europei di fumetti Disney fecero tutto il possibile per recuperare tutte le storie che avesse mai disegnato. Negli Stati Uniti, Bruce Hamilton e Russ Cochran di Another Rainbow Publishing raccolsero, per la prima volta, l'opera di Barks nella prima Carl Barks Library negli anni '80. Dal 1985 in poi, il lavoro di Barks fu presentato anche a una nuova generazione di lettori statunitensi nei fumetti pubblicati dal nuovo licenziatario Gladstone Publishing.

Recentemente, la casa editrice Fantagraphics ha ristampato le storie di Barks nei loro colori originali in una nuova raccolta curata da Gary Groth dal 2011, intitolata Carl Barks Library.

In Italia, la prima ristampa di tutte le sue storie avvenne con la pubblicazione de Complete Carl Barks negli anni '80. Successivamente comparvero nella testata Zio Paperone dagli anni '90 in poi, con una nuova colorazione.

Impatto sull'animazione[]

Nel 1983 uscì nelle sale cinematografiche il primo film animato di Topolino negli ultimi decenni, Il canto di Natale di Topolino. La storia, che riprende A Christmas Carol di Charles Dickens vede Zio Paperone che interpreta naturalmente il ruolo di Scrooge. È stato il primo debutto ufficiale del personaggio sullo schermo. Le storie di Barks sono state anche la base per la serie TV animata della Disney Duck Tales (1987-1990).

La serie ha utilizzato vari personaggi creati da Barks, tra cui Zio Paperone, Archimede, Cuordipietra Famedoro, i Bassotti e Amelia, ma altri sono stati omessi, in particolare Paperino, che è apparso solo brevemente nell'intera serie.

Legandosi alla popolarità di "DuckTales", il Walt Disney World di Orlando, in Florida, ha costruito una versione reale di Paperopoli nel loro parco a tema. Nel 2017 'DuckTales' è stato rinnovato, utilizzando riferimenti ancora più diretti alle storie di Barks, tra cui diversi dipinti ad olio in stile Barks dell'artista olandese Tim Artz.

Riconoscimenti[]

Barks ha ricevuto vari premi dopo il suo ritiro. Ottenne lo Shazam Award per la migliore scrittura umoristica (1970), un Inkpot Award (1977), un Kirby Award (1987), uno Sproing Award (1987), un Golden Adamson Award per tutta la sua carriera (1990) e un Disney Legend Award (1991). È stato inoltre inserito nella Eisner Award Hall of Fame (1987). Una ristampa postuma delle sue vecchie storie ha ricevuto il Prix du Patrimoine (2012) al Festival di Angoulême.

Nel 1983 un asteroide venne battezzato con il nome di Carl Barks. La scelta è stata giustificata dalla storia di Zio Paperone e l'isola nel cielo, uscita nel 1960.

Dipinti[]

Lente Per approfondire, vedi la voce Pitture di Carl Barks.
Flying dutchman painting barks

Dipinto che rappresenta una scena presa dalla storia Paperino e il vascello fantasma.

Dopo il pensionamento, Barks, ha iniziato a dipingere quadri per piacere personale. Questi dipinti ad olio furono molto apprezzati dai fan e nel 1971 Barks ottenne il permesso dalla Walt Disney Company per rappresentare i personaggi di Paperopoli nelle sue opere. Tra il 1976 e il 1981 questo permesso fu nuovamente revocato, ma alla fine gli fu concesso definitivamente.

Ironia della sorte, tutte le questioni legali riguardavano personaggi che lui stesso creò per le sue storie. Alcune erano scene generali che raffiguravano Paperino, Paperone, i nipotini e altri. Ma i più popolari erano quelli basati su scene particolari delle sue storie di avventura più apprezzate. Barks dipinse tutto con un occhio attento ai dettagli e all'atmosfera, realizzando dei quadri estremamente realistici.

Alcuni di questi sono stati messi all'asta e hanno raggiunto cifre molto alte. Barks realizzò anche dipinti semi-erotici, che presentavano uomini e donne con becco d'anatra in situazioni avvincenti ma mai esplicite. Queste opere non erano, ovviamente, distribuite dalla Disney, ma hanno acquisito notorietà tra i fan di Barks e sono state persino esposte nel 2011 durante la mostra Comics Stripped al Museum of Sex di New York insieme ad altri disegni erotici privati ​​di famosi artisti di fumetti.

Influenze[]

Barks influenzò le generazioni successive di autori, ma anche quelle contemporanee a lui.

Artisti contemporanei a Barks[]

Artisti successivi[]

Note[]

  1. Luca Boschi, Alberto Becattini (a cura di), Carl Barks - L'uomo dei Paperi (Tutto Disney, n.18, 2001), Disney Italia
  2. Carl Barks Library n. 12 - Introduzione di George Lucas
Advertisement