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Attenzione3
Questa è una Fan Fiction!!!
I fatti sotto riportati sono frutto della fantasia di un utente

I suoi occhi si erano abituati al buio.

Riusciva a distinguere perfettamente i contorni dei vari cimeli che decoravano la stanza come se li avesse avuti tra le dita.

Era stanco, il vecchio Scrooge. Il peso degli anni gravava ormai inesorabile sulle sue spalle, si faceva ogni giorno più pesante... Presto o tardi ne sarebbe rimasto schiacciato e non avrebbe potuto fare nulla per impedirlo.

Battista aveva appena acceso la televisione, trasmettevano il notiziario... Il volume era basso ma riuscì ad afferrare determinate frasi tra cui "Il magnate della finanza va in pensione" e qualche nota ironica del presentatore che scommetteva con gli spettatori sull'ipotetica esistenza di un certo deposito pieno di soldi.

Pezzo d' idiota.

Il resto non era altro che il bla bla bla fastidioso di vita morte e miracoli di Scrooge McDuck, alias "L'uomo più ricco del mondo" e concludeva augurando un felice buon Natale a tutti.

Bah, il Natale... Stupida, banalissima ed inutile festa.

La verità era che Scrooge cominciava a sentirsi solo ; la solitudine gli aveva fatto compagnia per così tanto tempo da divenire parte integrante di lui ma ultimamente cominciava a stargli stretta. Aveva perso il conto di quanti Natali si erano susseguiti, tutti così anonimi da svanire senza lasciare alcuna traccia...

Ma questo sarebbe stato un Natale speciale per lui. Aspettava visite. Le prime dopo diciassette anni.

Avrebbe conosciuto suo nipote Donald ; Quel mocciosetto impertinente si è fatto ormai un giovanotto... Scrooge si chiese quanto avrebbe potuto assomigliare ad Hortense.

L'altra sua nipote, Della, era scomparsa in circostanze ancora da chiarire... Aveva lasciato tre ragazzini.

Così giovani e senza più le cure e le attenzioni di una madre...

Scrooge si scoprì a sorridere : da quando era diventato così sentimentale? Tuttavia, per quanto si sforzasse, non riusciva a provare dolore ma soltanto rammarico per non aver potuto conoscere una delle ultime parti di se che ancora gli rimanevano.

Rammarico nello costatare che era stato solo ed esclusivamente colpa sua.

Se in passato avesse fatto delle scelte diverse a quest'ora avrebbe avuto alle spalle tanti Natali pieni, magari seduto davanti al caminetto circondato dai suoi nipotini, non avrebbe avuto addosso nessun senso di vuoto e di insoddisfazione perenne nonostante fosse diventato non semplicemente ricco, ma addirittura il più ricco di tutti!

Ma a quale prezzo? Scrooge era consapevole di essersi condannato da solo... Stava scontando tutto e sapeva bene di meritarselo.

Allungò la mano verso il tavolino e prese in mano una piccola sfera di vetro, dentro c'era una casetta del tutto simile a quella che era stata la sua dimora quasi cinquant'anni prima ; la scosse delicatamente e dei finti fiocchi di neve iniziarono a scendere al suo interno imbiancandone lo scenario.

Tutto era così chiaro e vivido nella sua memoria...

Chiuse gli occhi e lasciò libere le immagini di scorrere.



I loro corpi sudati, il rumore dei loro sospiri...

Il modo in cui fremeva ad ogni suo tocco mentre esplorava i confini più remoti in lei...

I suoi gemiti, le mani che gli percorrevano lente la schiena, sentirla inarcarsi sotto di sé mentre, dal solco dei seni, saliva a baciarle la gola, il suo volto accaldato ed arrossato...

Non sentiva più rabbia, solo l'irrefrenabile voglia di assaporare ogni centimetro del suo meraviglioso e candido corpo, insieme all'appagante sensazione di darle piacere.

Il suo respiro si fece sempre più veloce, si aggrappò ai muscoli delle sue braccia mentre veniva e lui la seguì, riversandosi dentro di lei.

Si lasciò cadere sul suo seno, esausto e tremante. Prima che il sonno si impadronisse di lui, ebbe il tempo di sentire le sue dita che gli accarezzavano piano la testa.



" Principale, i suoi nipoti sono arrivati." Annunciò Battista dalla soglia della stanza.

Scrooge riaprì gli occhi. La neve aveva appena finito di cadere dentro la sfera.

"Gold

Alone...

ie..." Sussurrò.

Avrebbe voluto morire con l'immagine di lei davanti agli occhi. 

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